Salute: epatite C, come si diffonde? Quali sono i comportamenti a rischio?

Pochi sanno che, anche dopo la cura, è possibile infettarsi nuovamente di epatite C.

L’epatite C è un’infezione che si trasmette attraverso il contatto ‘’sangue – sangue’’. Ferite o lesioni della cute sono ‘’porte di ingresso’’ qualora non vengano rispettato determinate norme di igiene. La diffusione più comune avviene tramite ‘’strumenti’’ per la preparazione di droghe iniettive e inalatori, oppure tramite rapporti sessuali non protetti. Il più banale intervento estetico, come un tatuaggio, può rappresenta un pericolo da non sottovalutare. I soggetti a rischio sono coloro che usano sostanze stupefacenti senza il supporto delle strutture di diagnosi e cura, soggetti che soffrono di infezioni da HIV o sottoposti a trasfusioni di sangue, omosessuali e con alterazioni con insufficienza epatica.

L’epatite C non si contrare quando secrezioni (saliva e sudore) non sono contaminati da sangue. Non bisogna di aver timore, dunque, di convivere con persone che soffrono della patologia, visto che l’unica fonte potenziale di contagio rappresentala condivisione di oggetti personali taglienti. Le terapie per via orale, oggi, consentono di eliminare il virus con percentuale altissime. Effettuando l’esame HCV RNA, gli esperti prevedono dopo dodici settimane una guarigione. Attenzione al fegato, dato che il danno procurato in tanti anni di infezione, rimane. Si stima che il 50% dei soggetti che usano droghe iniettive non sono in cura e non conoscono le linee guida al trattamento ‘’anti-epatite C’’, pertanto la popolazione è ad un rischio di contagio comunque notevole.