Nuova Zelanda: scoperta gigantesca ‘macchia calda” nell’oceano

L’area è diventata uno dei punti più caldi del pianeta.

Un’area in cui l’acqua risulta “estremamente calda” è stato rilevato nell’Oceano Pacifico, al largo della costa orientale della Nuova Zelanda. Le rilevazioni, ottenute dal satellite, sono state pubblicate lunedì scorso dal sito Climate Reanalyzer. Nelle immagini è possibile notare una vasta area di acqua rossa brillante larga circa 2.000 chilometri, probabilmente delle stesse dimensioni dell’Isola del Nord o del Sud della Nuova Zelanda, una zona che, a detta degli esperti, è andata allargandosi lentamente durante l’ultimo mese. Il fenomeno ha attirato l’attenzione degli studiosi sul clima di tutto il mondo dopo che l’area si è trasformata in uno dei punti marini più caldi del pianeta, con temperature fino a 20 gradi.

Nuova Zelanda: scoperta gigantesca ‘macchia calda” nell’oceano

James Renwick, ricercatore del clima e professore presso l’Università di Victoria, in Australia, ha spiegato come questo fenomeno si verifichi, di solito, nelle acque a bassa corrente e con poco vento ed oggetto, per lunghe ore, dei raggi solari; un fenomeno che provoca il riscaldamento della temperatura dell’acqua marina. L’area rossa visualizzata sulla mappa di calore indica temperature di almeno 4 gradi superiori alla media, mentre le aree bianche al centro sono più calde di ben 6 gradi. ”Le temperature del mare, in realtà, non variano molto – ha dichiarato Renwick – ma questa area è probabilmente quattro gradi o più al di sopra della media”. Nelle prossime settimane, gli scienziati studieranno il fenomeno per ottenere maggiori informazioni sull’origine e sull’impatto che potrebbe avere tale difformità delle temperature, specialmente per la vita marina.