Tracce di sostanze inquinanti scoperte nel riso e nelle verdure. Si indaga anche sull’acqua potabile.
Yeduguri Sandinti Jaganmohan Reddy, primo ministro dello stato indiano dell’Andhra Pradesh, ha rivelato, in un comunicato, la possibile causa della misteriosa malattia che ha provocato un morto e 613 ricoverati nella città di Eluru nei giorni scorsi. Il funzionario ha spiegato come l’Istituto Nazionale di Nutrizione ha individuato tracce di mercurio nel riso, oltre a quantità eccessive di pesticidi e residui di erbicidi nelle verdure vendute nell’area. Nel sangue dei pazienti sono stati scoperti, inoltre, residui di organofosfati, piombo e nichel. Intanto Jaganmohan Reddy ha chiesto agli esperti di ripetere il test sul sistema di rifornimento idrico della regione, alla luce di un recente rapporto di un laboratorio privato che indicava la presenza di pesticidi, in quantità di gran lunga superiori ai limiti consentiti.

L’avvelenamento da organoclorurati e organofosfati può verificarsi a causa dell’uso indiscriminato di pesticidi e insetticidi, un problema che nel paese è sempre più grave e di fronte al quale il governo centrale intende promuovere l’agricoltura biologica sull’intero territorio. Nel frattempo il le autorità locali hanno creato un’apposita commissione multidisciplinare per indagare a fondo sull’origine dell’infezione e per chiarire, tra le altre cose, se alla radice del problema c’è anche l’uso eccessivo di cloro e candeggina in polvere usati nei processi di sanificazione degli ambienti per la prevenzione contro il covid-19. Il primo caso di contagio è stato registrato il 5 dicembre, con sintomi che includevano vomito, vertigini, mal di testa e crisi epilettiche. In pochi giorni i casi sono aumentati in maniera esponenziale, anche se la maggior parte degli infetti ha manifestato sintomi per un periodo compreso tra i 10 e i 15 minuti. Ad oggi sono solo tredici i pazienti ricoverati, mentre il resto è già stato dimesso.