Una lettera di 300 anni è stata ‘riaperta’ grazie ai raggi X

Il traguardo di Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge.

Il testo di un’antica lettera è stata riletto dopo ben trecento anni dalla sua scrittura. L’iscrizione era riportata in una carta attraverso una complessa tecnica che la rendeva ”inviolabile”. Grazie ad uno scanner per la microtomografia a raggi X un team di esperti del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge ha letto il contenuto della lettera appartenente alla cosiddetta ”collezione Brienne”, un gruppo di 2.600 lettere mai recapitate ai rispettivi destinatari e giunte in Olanda da varie aree dell’Europa tra fine Seicento ed inizio Settecento. Le lettere erano conservate in un baule di un dipendente del servizio postale. All’epoca le lettere venivano ripiegate attraverso una tecnica particolare (letterlocking), per assicurarsi che giungesse inviolata al destinatario, non essendo ancora usate le buste.

Una lettera di 300 anni è stata ‘riaperta’ grazie ai raggi X

Un ostacolo quasi insormontabile per gli esperti di oggi sono spesso costretti a sezionare gli antichi scritti per aprirli. Ed è per evitare un intervento così invasivo, gli esperti del MIT hanno usato lo scanner per la microtomografia, con un funzionamento simile alla tac ed usato anche per analizzare i minerali presenti nei denti. La ricostruzione del documento in 3D ha consentito agli studiosi di separare i vari strati dei fogli e visionare il testo. Ad emergere è una lettera risalente al 31 luglio del 1697 inviata da una certa Jacques Sennacques al cugino Pierre Le Pers, un commerciante francese in Olanda, per richiedere una copia dell’attestazione di morte di un individuo di nome Daniel Le Pers.