Gerusalemme: scoperto manoscritto biblico di oltre 2.000 anni fa e i resti mummificati di un bambino

Secondo gli esperti il ritrovamento è il primo del suo genere dalla scoperta dei Rotoli del Mar Morto più di 70 anni fa.

Frammenti di un manoscritto biblico di 2.000 anni fa sono stati scoperti in una grotta nel deserto della Giudea a sud di Gerusalemme. Ad annunciarlo, in un articolo, è il giornale Jerusalem Post, citando l’Autorità israeliana per le antichità. Il manufatto è stato ritrovato in un sito noto come “caverna dell’orrore”, situato a 80 metri dalla cima di una montagna e al quale si può accedere solo attraverso una corda. Nella grotta furono scoperti, negli anni ’60, circa 40 scheletri. Secondo gli esperti si tratta del primo ritrovamento di questo tipo dalla scoperta, avvenuta 70 anni fa, dei Rotoli del Mar Morto, il più antico testo biblico risalente tra il III e il II secolo a.C. Nei nuovi manoscritti scoperti vengono riportati passaggi di diversi profeti minori, inclusi i libri di Zaccaria e Naum , scritti in greco, ma con il nome di Dio in paleoebraico.

SHAI HALEVI / ISRAEL ANTIQUITIES AUTORITY


Insieme ai manoscritti, i partecipanti alla spedizione hanno trovato altri reperti archeologici, tra cui i resti mummificati di un bambino avvolto in un panno, di circa 6.000 anni, con parti di pelle, capelli e tendini conservati grazie alle condizioni climatiche della grotta. La tomba, un piccolo foro scavato dagli antichi abitanti della grotta, era nascosta sotto due rocce piatte. Le monete risalgono, invece, all’epoca della ribellione di Bar Kochba nel 132-136 d.C. mentre un cesto intatto è databile circa 10.000 anni fa risultando il più antico oggetto di questo tipi conservato in queste condizioni fino ad oggi.

SHAI HALEVI / ISRAEL ANTIQUITIES AUTORITY

Fonte:

https://www.jpost.com/archaeology/israel-finds-2000-yr-old-biblical-manuscripts-662148