Corea del Sud: un’invasione di invertebrati provoca la chiusura di una centrale nucleare

Gli invertebrati hanno bloccato i sistemi idrici di raffreddamento dei reattori numero 1 e 2.

La centrale nucleare di Hanul, sulla costa orientale della Corea del Sud, ha sospeso il funzionamento di due reattori il 6 aprile scorso a causa dell’invasione di un gran numero di invertebrati che hanno intasato il sistema di raffreddamento ad acqua, come riporta il sito di Donga. Si tratta dei salpidi, piccoli organismi marini invertebrati simili alle meduse la cui proliferazione ha causato la seconda interruzione del funzionamento della centrale nucleare in tre settimane: già a fine marzo avvenne una sospensione di otto giorni dell’attività della struttura. Le creature gelatinose hanno bloccato i sistemi idrici utilizzati per raffreddare i reattori n. 1 e n. 2 lasciando il paese senza 1,9 gigawatt di energia. Il precedente spegnimento degli stessi due reattori è avvenuto a marzo per lo stesso motivo ed è durato più di una settimana, costando a Seoul milioni di dollari.

Corea del Sud: un’invasione di invertebrati provoca la chiusura di una centrale nucleare

Il vicedirettore dell’Istituto coreano di scienza e tecnologia oceanica, Yu Ok-hwan, ha spiegato all’agenzia Bloomberg che queste creature gelatinose di solito proliferano nelle acque coreane nel mese di giugno, perciò non è chiaro come mai, quest’anno, abbiano anticipato la loro comparsa. “Non possiamo ancora dire se l’aumento del numero di salpidi sia dovuto al cambiamento climatico o ad altri fattori.“, ha spiegato lo specialista. Secondo il direttore del Marine Environment Research and Information Laboratory, Chae Jin-ho l’aumento dei salpidi è costante da diversi anni e, “visto il trend attuale, c’è la possibilità che aumentino gli arresti dei reattori nei prossimi anni“. Le salpe sono un ordine dei Taliacei che si muovono contraendosi, pompando l’acqua attraverso il corpo gelatinoso nutrendosi di fitoplancton che viene filtrato dall’acqua pompata.