COVID in India: record di morti e contagi. Cadaveri cremati in strada

Sempre più drammatica le situazione nel paese asiatico con oltre trecentomila contagi in 24 ore; il dato più grave al mondo.

È una situazione sempre più drammatica in India dove il COVID sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario del paese asiatico. Nella giornata di ieri, per il secondo giorno consecutivo, il paese ha registrato 332.730 contagi in 24 ore, un dato impressionante che segue i 314.835 di giovedì. Anche il numero dei morti rimane alto con un record di 2.263 decessi mentre gli ospedali traboccano di ricoveri e la quantità di ossigeno risulta sempre più scarsa. Sono 26mila i contagi registrati in a Nuova Delhi e 306 i morti in 24 ore, circa un decesso ogni cinque minuti. Al collasso anche i forni crematori e naturalmente i cimiteri mentre i parenti dei morti spesso improvvisano sepolture di massa in aree pubbliche ed addirittura cremazioni in strada.


Intanto negli ospedali i posti letto in terapia intensiva sono occupati al 100%, i pazienti, anche in gravi condizioni, restano fuori dalle strutture mentre all’interno mancano anche i farmaci antivirali. Secondo gli esperti, in India l’ondata di contagi non raggiungerà il picco per almeno altre tre settimane mentre i dati reali sui decessi dei contagi risulterebbe ben più elevato. Piovono critiche sul presidente Modi, accusato di aver permesso le riunioni politiche e le celebrazioni religiose, con assembramenti di milioni di persone lungo le rive del Gange. Per far fronte ad una situazione sempre più drammatica, gli USA hanno annunciato l’invio di aiuti mentre Boris Johnson ha reso noto la spedizione di ventilatori e dispositivi medici.