Astronomia: identificata in un ammasso la più antica radiogalassia fossile

La più antica radiogalassia mai scoperta è nascosta in un ammasso.

Gli astronomi affermano di aver trovato la più antica radiogalassia fossile mai scoperta, nascosta in un ammasso. La galassia più luminosa dell’ammasso è esplosa a causa dell’attività dei buchi neri supermassicci, soffiando massicce bolle di luce radio nello spazio. “Queste bolle appena scoperte – conosciute come lobi radio, o una radiogalassia – sono le più antiche del loro genere che abbiamo mai visto“, ha affermato il team di astronomi guidato da Surajit Paul e Savitribai Phule dell’Università di Pune in India. Un secondo team di astronomi guidato da Gopal Krishna dell’Università di Mumbai ha anche scoperto un paio di lobi più giovani che sono collegati alla stessa galassia madre. L’oggetto combinato è un raro esempio di una doppia coppia di lobi, il che implica che il buco nero supermassiccio della galassia ha eruttato episodicamente. I lobi radio si possono trovare in tutto l’universo. La Via Lattea ha anche lobi radio. Vengono creati quando un buco nero supermassiccio entra in una fase attiva e inizia a “slurpare” la materia dallo spazio circostante. I lobi radio possono influenzare il mezzo intergalattico, il tenue gas tra le galassie, perché possono estendersi per milioni di anni luce, molto più lontano delle galassie da cui eruttano. Comprendere questo mezzo e l’attività ricorrente ed episodica dei buchi neri supermassicci che lo generano può essere migliorata studiando queste strutture. Mentre la maggior parte del materiale cade sul buco nero, parte di esso viene accelerato lungo le linee del campo magnetico esterno del buco nero fino ai suoi poli, dove viene lanciato nello spazio come due getti che viaggiano a una parte significativa della velocità della luce. Questi getti perforano il mezzo interstellare e crescono in lobi che interagiscono con esso. I lobi agiscono come un sincrotrone, accelerando gli elettroni ed emettendo onde radio. Il problema è che svaniscono molto rapidamente oltre la nostra capacità di rilevarli, rendendo difficile individuare esempi più vecchi di 200 milioni di anni dal nostro punto di vista. Tali “reliquie”, d’altra parte, possono registrare preziose informazioni sulle condizioni in cui si sono formate, hanno osservato i ricercatori.

Il mezzo caldo e rilassato di un ammasso di galassie a bassa massa e tranquillo, secondo Paul e i suoi colleghi, è un ambiente che probabilmente aumenterà le loro possibilità di sopravvivenza. Hanno cercato un tale ambiente negli ammassi di galassie usando il Giant Metrewave Radio Telescope in India, e ne hanno trovato uno in Abell 980, che si trova a circa 2 miliardi di anni luce di distanza. Hanno scoperto deboli strutture radio lì, lobi che erano in grado di invecchiare a circa 260 milioni di anni e coprire 1,2 milioni di anni luce. Il passo successivo è stato quello di capire da dove provenivano i lobi. Ad oggi, gli astronomi hanno scoperto solo poche dozzine di esempi di galassie collegate da due coppie di radiolobi, noti come radiogalassie doppie-doppie. Osservazioni radio più sensibili in futuro potrebbero fornire esempi migliori, facendo luce sulla natura ricorrente delle esplosioni di buchi neri supermassicci.