Bizzarre creature marine scoperte nelle profondità dell’Oceano Indiano. VIDEO

Gli scienziati durante la loro esplorazione nell’Oceano Indiano, hanno scoperto una moltitudine di creature marine incredibili.

Un team scienziati ha effettuato una esplorazione dell’Oceano Indiano, mappando gigantesche montane sottomarine sconosciute e hanno incontrato creature marine dall’aspetto bizzarro. Il team di biologi è stato il primo a studiare le acque intorno alle Isole Cocos, un territorio a più di 600 miglia dalla costa di Sumatra. “Quella zona non era mai stata esplorata“, afferma il capo scienziato della spedizione, il dottor Tim O’Hara, del Museum Victoria Research Institute. Poche spedizioni di ricerca arrivano nell’Oceano Indiano, principalmente perché è una zona molto remota. Il team ha impiegato sei giorni per raggiungere le Isole Cocos (Keeling) da Darwin, nel Northern Territory australiano, sulla nave da ricerca Investigator, gestita dall’agenzia scientifica nazionale australiana, CSIRO. I veri protagonisti dello spettacolo sono i pesci”, afferma O’Hara, specializzato in invertebrati. “Ci sono anguille cieche e pesci tripode, pesci ascia e pesci drago, con tutti questi organi bioluminescenti su di loro e esche che escono dalle loro teste. Sono semplicemente straordinari”. Tra l’enorme varietà di vita che hanno trovato, il pesce pipistrello di acque profonde è stato un punto culminante. Si siede sul fondo del mare e si pavoneggia su due pinne tozze che fungono da zampe. Agita una minuscola esca infilata in una cavità sul muso, presumibilmente sperando di ingannare la preda facendogli credere che sia un gustoso verme.

Hanno individuato il pesce ragno, che ha lunghe pinne inferiori che usa come trampoli per appollaiarsi sopra il fondo del mare, catturando bocconi di cibo di passaggio. Hanno trovato un’anguilla cieca precedentemente sconosciuta, catturata da 5.000 metri di profondità, ricoperta da una pelle gelatinosa e trasparente. Il team ha individuato anche un tipo di pesce drago, che ha enormi mascelle aperte con doppi cardini e una luce rossa bioluminescente. Oltre a far luce sulla vita sottomarina di questa regione non studiata, il team ha anche scoperto uno spettacolare paesaggio marino, tra cui enormi vulcani sommersi, o montagne sottomarine, che a 5.000 metri di altezza sono più del doppio della montagna terrestre più alta dell’Australia.