Scioglimento ghiacciai sulle Alpi: il cambiamento climatico minaccia la biodiversità

Fonte: twitter/ @jargonfile

Purtroppo il cambiamento climatico sta comportando sempre più lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi, e questo fattore, purtroppo, sta minacciando anche la biodiversità. A pagarne le spese sono specialmente gli invertebrati acquatici che vivono nei fiumi freddi alpini.

A rendere noto questa preoccupante situazione è uno studio eseguito dalle Università britanniche dell’Essex e di Leeds, che ha visto al partecipazione anche dell’Italia con il Muse-Museo delle Scienze di Trento. La ricerca, che è stata poi pubblicata sulla rivista Nature Ecology & Evolution, spiega quanto sia necessario e importante adottare nuovi metodi di conservazione per salvaguardare la biodiversità.

Come ha spiegato all’ANSA la ricercatrice del Muse e co-autrice dello studio, Valeria Lencioni: “Abbiamo utilizzato i dati raccolti in 25 anni di studi sui torrenti alpini. Grazie allo sviluppo di modelli come il nostro, che integrano glaciologia, idrologia ed ecologia, è ora possibile analizzare le comunità acquatiche sottoposte a stress crescente nei sistemi montani di tutto il mondo. Queste prospettive devono essere sfruttate con urgenza per adeguare la conservazione delle acque dolci di fronte ai cambiamenti climatici in atto”.

Stando alle previsioni dei ricercatori, entro il 2100 molte specie tra cui mosche, moscerini e vermi andranno a scomparire dalle aree in cui vivono ora. Infin, la Lencioni ha poi spiegato che: “La sfida più grande a livello globale è quella di arrestare il riscaldamento globale che, in montagna, si manifesta principalmente con il ritiro e la scomparsa di ghiacciai e permafrost. Vanno adeguate le strategie di conservazione degli habitat glaciali, includendo tra quelli da proteggere anche i potenziali rifugi per le specie in estinzione”.