La vita sotterranea: un mondo nascosto sotto i nostri piedi

Gli scienziati scoprono una vasta varietà di microbi viventi in profondità nella Terra, con implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre.

La professoressa Magdalena Osburn prende un campione durante una visita all'Osservatorio Microbico della Miniera Profonda nell'agosto 2023.

La professoressa Magdalena Osburn prende un campione durante una visita all’Osservatorio Microbico della Miniera Profonda nell’agosto 2023. (Sanford Underground Research Facility)

Gli scienziati hanno recentemente condotto uno studio per esplorare la “materia oscura microbica” che vive in profondità all’interno della Terra. Utilizzando campioni prelevati da una miniera d’oro nelle Black Hills, nel Dakota del Sud, gli scienziati sono riusciti a identificare centinaia di diverse specie microbiche. Tuttavia, questa scoperta rappresenta solo una piccola parte della vita microbica che si trova sotto i nostri piedi. Infatti, se raccogliessimo tutti i microbi che vivono in profondità nella crosta terrestre e li mettessimo su una scala gigante, supererebbero in peso tutta la biomassa degli oceani del mondo.

Nonostante la presenza diffusa di questa vita sotterranea, gli scienziati sanno ancora molto poco al riguardo. Per cercare di comprendere meglio questo mondo sotterraneo, gli scienziati dell’Università di Northwestern hanno studiato i campioni prelevati dall’Osservatorio Microbico della Miniera Profonda. Questa miniera è stata utilizzata come un modo per accedere alla biosfera sotterranea, che è altrimenti difficile da raggiungere. Lo studio ha permesso di ottenere molti genomi di gruppi poco studiati, consentendo di comprendere meglio quali organismi vivono sottoterra e cosa potrebbero fare.

Vista esterna della ex miniera d'oro nelle Black Hills, South Dakota.

Vista esterna della ex miniera d’oro nelle Black Hills, South Dakota. (Sanford Underground Research Facility)

Il team di ricerca ha sequenziato il DNA microbico contenuto nei campioni e ha identificato quasi 600 genomi appartenenti a 50 fili distinti e 18 fili candidati. La maggior parte dei microbi sembrava rientrare in due categorie: “minimalisti”, con compiti limitati ma specializzati, e “massimalisti”, che utilizzano prontamente qualsiasi risorsa incontrino. Questi microbi possono adattarsi alle condizioni e alle risorse disponibili, producendo energia o trasformando biomolecole a seconda delle necessità.

Questa ricerca potrebbe anche avere implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre. Spesso ci concentriamo sulla ricerca di segni di vita sulla superficie di altri pianeti o lune, ma questa scoperta ci ricorda che la vita può esistere anche in profondità. Le forme di vita microbica che abbiamo trovato possono sopravvivere senza l’intervento umano, senza piante, senza ossigeno e senza atmosfera superficiale. Questo ci fa pensare che forme di vita simili potrebbero esistere su Marte o nelle lune ghiacciate del nostro sistema solare.

Lo studio è stato accettato per la pubblicazione sulla rivista Environmental Microbiology e rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della vita sotterranea e delle sue potenziali implicazioni.

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