Raggi X, cosa succede quando veniamo scansionati?

Il concept dietro la scienza tecnologica dei Raggi X ha portato all’invenzione di una scansione che produce un’onda prolungata tra 10 nanometri e un picometro.

Gli esami che ci sottopongono allo scanning dei Raggi X sono sempre più frequenti al giorno d’oggi. Ma a cosa serve questa tecnologia e quali sono i suoi vantaggi?

A dire il vero, la funzione dei Raggi X è quella di attraversare la membrana cutanea dell’uomo senza comportare alcuna ripercussione sul reticolato osseo.

L’invenzione degli apparecchi radiografici affonda le proprie radici aggrappandosi agli studi di Nikola Tesla alla fine alla fine dell’800, ma è dovuto passare un altro secolo prima che venissero usati per la prima volta in Inghilterra a scopo medico grazie a John Hall-Edwards il quale iniziò a imprimere su lastra i risultati diagnostici di radioscopie e radiografie.

Nel corso degli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento infatti, vari studiosi, recuperando le riflessioni di Tesla hanno apportato ognuno il proprio contributo per arrivare poi alla formula definitiva.

Da menzionare sicuramente Wilhelm Röntgen, il primo studioso che si dedicò ai primi esperimenti di questa tecnologia i quali gli permisero di ottenere la prima vera e propria stampa a Raggi X, dimostrando che questi erano capaci di “vedere” ciò che l’uomo non riuscirebbe a rinvenire ad occhio nudo.

Effettivamente i Raggi X si sono rivelati essere molto simili ai raggi ultravioletti -tra l’altro particolarmente dannosi per l’uomo- ma, aggiustando i parametri della lunghezza d’onda, è stato possibile ottenere la combinazione perfetta per rendere i Raggi X non solo utilizzabili, ma anche utili per fare numerosi accertamenti essenziali per la nostra salute.

I Raggi X, dunque, vengono utilizzati come strumento per produrre analisi diagnostiche sul nostro corpo, come nel caso delle radiografie più comuni, delle TAC o delle radioterapie.

Si rivela essenziale venire a conoscenza anche del fatto che con tale tecnologia è possibile fare terapia antitumorale: è risaputo ormai che la radioterapia riesce a localizzare e a eliminare le cellule tumorali nocive all’interno del nostro organismo. Tutto questo grazie alle proprietà particolari di questi raggi che, a contatto con la materia, danno il via a un processo definito di ionizzazione, capace di lesionare le cellule cancerogene.

Trovare un radiologo che possa seguirci nell’analisi diagnostica è il primo passo per scoprire se abbiamo qualche problema anche solo a livello dell’apparato locomotore o respiratorio. Infatti, la tecnologia a Raggi X può essere adoperata anche per accertamenti di altra natura: per individuare una frattura oppure per fare un esame pneumologico. Per effettuare questo tipo di esami é indispensabile affidarsi a strutture specializzate che possono essere trovate cercando ad esempio rx torace milano. In questo caso si avrá una lista di centri specializzati in radiologia con cui é possibile effettuare una prenotazione online.

Per concludere, considerando tutti i campi relativi al loro utilizzo sul versante della medicina, è importante cercare dei centri specializzati e rivolgersi agli esperti del settore senza sottovalutare la potenzialità di questi strumenti.