Gli archeologi portano alla luce un’isola artificiale risalente a 1200 anni fa

Un team che ha condotto scavi e indagini archeologiche sulla storica isola di Al Sayah a Muharraq, in Bahrein, ha scoperto un’isola di 1.200 anni fa.

L’Autorità per la Cultura e le Antichità del Bahrein, insieme a un team britannico guidato dal professor Robert Carter, ha avviato i lavori di scavo sulla storica isola di Al Sayah alla fine di gennaio, come parte del progetto di scavo “Maria”. Il direttore del dipartimento dei musei e delle antichità dell’istituzione culturale, il dottor Salman Al-Mahari, sottolinea che, contrariamente a quanto si credeva, l’isola è innaturale. La convinzione precedente era che l’isola fosse la conseguenza di qualche fenomeno naturale.Gli studi dimostrano anche che Al Sayah ha svolto un ruolo cruciale nella storia delle perle del Bahrein, che era anche ben noto per le sue sorgenti d’acqua dolce. Queste sorgenti erano conosciute localmente come Kawkab o Chochab. “I risultati preliminari degli scavi mostrano che l’isola era una stazione di approvvigionamento idrico risalente alla prima era islamica. O forse prima!” ha detto il professor Robert Carter, capo della squadra.

Il professor Robert Carter ha spiegato la tecnica utilizzata per costruire l’isola al News of Bahrein. Per questo, crearono innanzitutto una cisterna o un serbatoio d’acqua intorno alla sorgente per contenere l’acqua dolce che emergeva dal fondale roccioso. “Hanno creato uno spesso muro circolare attorno a quello per formare una piccola isola larga meno di 20 metri. poi successivamente venne fortificato creando un altro muro curvo fino a formare un’isola larga circa 40 metri”. “Infine, crearono muri diritti sui lati sud ed est dell’isola, che intersecavano tra loro le cabine rettangolari. Usarono anche grandi blocchi di corallo per creare una piattaforma dell’isola lunga più di 60 metri l’una dall’altra. Lo scavo ha portato alla luce anche un piccolo edificio accanto alla sorgente con un meccanismo per sollevare l’acqua”. “In modo che l’acqua dolce possa essere prelevata continuamente e distribuita alle barche ancorate lungo la banchina. Vecchi mucchi di ostriche perlifere mescolate a ceramiche risalenti al VII-VIII secolo d.C. ricoprono la maggior parte dell’isola.