Il potente impatto dei vaccini: 50 anni di salute pubblica salvata

Uno studio rivela che 154 milioni di vite sono state salvate grazie ai vaccini in 50 anni, con il morbillo come vaccino più efficace.

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I modelli statistici suggeriscono che il maggior impatto della vaccinazione è stato sulla riduzione della mortalità infantile. (Billion Photos/Shutterstock.com)

Nel 1974, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avviato il suo programma per garantire l’accesso ai vaccini per i bambini in tutto il mondo. Cinquant’anni dopo, un nuovo studio rivela l’importante impatto della vaccinazione sulla salute pubblica, contribuendo a prevenire milioni di decessi.

L’obiettivo iniziale del Programma Ampliato di Immunizzazione (EPI) dell’OMS era di vaccinare i bambini contro sette malattie, tra cui il vaiolo, ormai eradicato. Nel corso degli anni, l’elenco si è ampliato per includere la protezione contro 14 patogeni.

Lo studio recente ha analizzato l’effetto dei vaccini per questi patogeni sulla salute pubblica a livello regionale e globale, dal lancio dell’EPI nel giugno 1974 fino al suo 50° anniversario nel 2024. Utilizzando modelli matematici e statistici, sono state stimate tre misure chiave: il numero di decessi evitati, il numero di anni di vita guadagnati e il numero di anni di salute piena ottenuti.

I risultati dei 22 modelli combinati indicano che mezzo secolo di sforzi globali di vaccinazione hanno avuto un impatto significativo: si calcola che 154 milioni di vite siano state salvate grazie all’immunizzazione, con una media di 66 anni di salute piena guadagnati per persona al posto della morte.

Particolarmente evidente è l’impatto della vaccinazione sui più giovani della società. I modelli hanno rivelato che 101 milioni delle 154 milioni di morti evitate riguardavano individui di meno di un anno. Si stima che la vaccinazione abbia contribuito al 40% della diminuzione della mortalità infantile globale, diventando il principale fattore di tale riduzione.

Pur riconoscendo l’efficacia di tutti i vaccini inclusi nel programma, il vaccino contro il morbillo ha avuto l’effetto più significativo, nonostante un certo ritorno di questa malattia negli ultimi anni.

“La vaccinazione contro il morbillo ha rappresentato il 60% del beneficio totale della vaccinazione nel corso di 50 anni, costituendo anche il principale fattore di salvataggio di vite”, ha affermato il dottor Andrew Shattock, che ha guidato lo studio.

Gli autori dello studio sottolineano che i risultati dimostrano quanto possa essere raggiunto attraverso la collaborazione e sottolineano l’importanza di perseverare negli sforzi.

“I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia, rendendo prevenibili malattie un tempo temute”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’OMS, il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Grazie ai vaccini, il vaiolo è stato eradicato, la polio è sull’orlo, e con lo sviluppo più recente di vaccini contro malattie come la malaria e il cancro cervicale, stiamo spingendo indietro i confini delle malattie. Con la ricerca, gli investimenti e la collaborazione continuati, possiamo salvare milioni di vite in più oggi e nei prossimi 50 anni”.

Lo studio è stato pubblicato su The Lancet.

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