La sonda spaziale Voyager 1 sta inviando strani messaggi dallo spazio profondo

La NASA ha precisato che i suoi ingegneri stanno attualmente lavorando per risolvere il problema su un computer della navicella spaziale, anche se potrebbero volerci settimane per risolverlo.

La NASA ha fatto sapere, questo martedì, che la sonda spaziale Voyager 1 ha subito un guasto in uno dei suoi tre computer di bordo, chiamato Flight Data System (FDS), con un’interruzione nella comunicazione con il team scientifico sulla Terra. L’agenzia spaziale americana ha precisato che l’FDS ha il compito di combinare le informazioni provenienti dagli strumenti scientifici di bordo con i dati ingegneristici che mostrano lo stato della navicella spaziale. Questo computer invia quindi le informazioni combinate in un pacchetto di dati all’unità di modulazione della telemetria (TMU). Gli specialisti del Voyager 1 ricevono le informazioni dalla TMU sotto forma di codice binario, cioè in una serie di zero e uno, ma nell’ultimo periodo la comunicazione sembra essere “bloccata”. Gli scienziati incaricati di gestire la sonda spaziale hanno stabilito che il dispositivo che causa questo problema è l’FDS. Gli ingegneri stanno lavorando per cercare di risolvere il guasto con il riavvio del computer nel tentativo di riportarlo allo stato precedente.

Tuttavia, dalla navicella spaziale non è stata ottenuta alcuna informazione utilizzabile. “Gli ingegneri potrebbero impiegare diverse settimane per sviluppare un nuovo piano per risolvere il problema“, ha affermato l’agenzia. La sonda Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2, furono lanciate nel 1977 e sono operative da più tempo di qualsiasi altro veicolo spaziale nella storia. Entrambi i dispositivi stanno esplorando lo spazio interstellare, rispettivamente a circa 24.000 e 20.000 milioni di chilometri dalla Terra. Nel caso della Voyager 1, essendo così lontana dal nostro pianeta, i controllori impiegano circa 22,5 ore per inviarle ordini. Dunque gli ingegneri dovranno attendere 45 ore per sapere se il comando inviato alla navicella ha avuto il risultato sperato. Già nel maggio del 2022, Voyager 1 inviò informazioni errate sul suo stato e sulle sue attività, a causa di un problema nel sistema di articolazione e controllo dell’atteggiamento (AACS).