Esplorazione lunare: scoperte e misteri della Luna

Il 2023 ha segnato importanti progressi nell’esplorazione lunare, con l’India atterrata con successo e la NASA pronta per il ritorno umano. Scoperte sulla distanza, l’origine, l’acqua e i terremoti lunari. Un mistero: il lato lontano più magnetico.

Fatti sulla Luna

Tra 600 milioni di anni, la Luna sarà troppo piccola per permettere eclissi solari totali. (Sanni Sahil/Unsplash.com)

Il 2023 è stato un anno di grande importanza per la Luna, con l’India diventata il quarto paese a atterrare con successo sulla sua superficie. Nel frattempo, la NASA ha annunciato l’equipaggio per la prossima missione Artemis II, che segnerà il ritorno degli esseri umani sulla Luna dopo cinquant’anni. Questo periodo di esplorazione lunare ha portato a una maggiore comprensione della composizione, dei processi interni e delle caratteristiche insolite del nostro satellite.

Durante l’era Apollo negli anni ’60 e ’70, gli astronauti della NASA hanno posizionato dei riflettori sulla Luna per permettere ai laser di rimbalzare tra la Terra e la sua superficie. Questi esperimenti, noti come Esperimenti di Ranging Laser Lunare, hanno permesso agli scienziati di misurare con precisione la distanza tra la Luna e la Terra osservando il tempo impiegato dai segnali per riflettersi.

Oltre a confermare che la Luna si trova a circa 384.000 chilometri dalla Terra, i ricercatori hanno scoperto che il nostro satellite si sta allontanando lentamente da noi a una velocità di circa 3,8 centimetri all’anno. Ciò significa che tra circa 600 milioni di anni, la Luna sarà troppo lontana per causare eclissi solari totali.

La storia dell’origine della Luna è affascinante. Secondo la nostra attuale comprensione, si è formata quando un pianeta delle dimensioni di Marte chiamato Theia si è scontrato con la Terra, espellendo grandi quantità di detriti nello spazio. Questi frammenti si sono poi fusi per formare la Luna che conosciamo oggi.

Recentemente, i ricercatori hanno analizzato i cristalli di zircone nelle rocce lunari riportate dagli astronauti dell’Apollo 17. Studiando il tasso di trasformazione dell’uranio in piombo in questi cristalli, sono stati in grado di dedurre che la Luna ha 4,46 miliardi di anni, il che significa che l’evento catastrofico che ha portato alla sua formazione deve essere avvenuto poco dopo la nascita della Terra stessa.

Sono stati rilevati numerosi terremoti sulla Luna, indicando che le sue placche tettoniche si stanno muovendo attivamente. Più di recente, il rover Chandrayaan-3 dell’India ha rilevato un evento sismico il 26 agosto 2023, anche se diversi terremoti erano già stati identificati dai sismometri lasciati dagli astronauti dell’Apollo.

Si ritiene che questi terremoti siano causati dallo sfregamento delle placche tettoniche lunari l’una contro l’altra, a causa delle forze di marea generate dalla gravità terrestre.

Sappiamo che c’è acqua sulla Luna, anche se gli scienziati stanno ancora cercando di capire esattamente dove e come sia conservata. Analizzando campioni di suolo lunare riportati dalla missione Chang’e 5 della Cina, i ricercatori hanno scoperto che la Luna è ricca di piccoli cristalli di vetro che contengono acqua. Questo vetro si forma durante gli impatti di meteoriti e funziona come una spugna che assorbe l’acqua generata dagli atomi di idrogeno presenti nei venti solari che colpiscono la superficie lunare.

Un grande mistero lunare è stato recentemente incontrato dagli scienziati che analizzavano i dati dell’orbita Danuri della Corea del Sud. Hanno scoperto che il lato lontano della Luna ha più campi magnetici rispetto al lato vicino. Questo significa che il lato della Luna rivolto lontano dalla Terra è più elettricamente conduttivo, anche se non è ancora chiaro il motivo di questa differenza.

I ricercatori devono ancora trovare una spiegazione per questa strana discrepanza, anche se l’aumento del magnetismo potrebbe indicare la presenza di riserve nascoste di acqua sul lato lontano della Luna.