Una delle nostre galassie vicine potrebbe non essere quella che pensavamo

La Piccola Nube di Magellano è in realtà composta da due galassie situate praticamente una dietro l’altra rispetto al nostro pianeta.

Un gruppo internazionale di astronomi ha rivelato che la Piccola Nube di Magellano non è un’unica galassia, come si credeva finora, ma due. A riferirlo, mercoledì scorso, è l‘Università di Harvard (USA). La Piccola Nube di Magellano, conosciuta anche come NGC 292, è tradizionalmente considerata una galassia nana irregolare in orbita attorno alla Via Lattea. Questo oggetto astronomico, che contiene circa 30 miliardi di stelle, si trova nella costellazione del Tucano, ad una distanza di circa 200.000 anni luce dalla Terra. Si trova anche vicino a un’altra galassia, identificata come la Grande Nube di Magellano, che è quasi il doppio delle sue dimensioni.

La SMC è una grande collezione nuvolosa di stelle. Oltre alla SMC stessa, questa immagine a campo molto ampio rivela molte galassie di sfondo e diversi ammassi stellari, tra cui il brillante ammasso globulare 47 Tucanae a destra dell'immagine.

Un’ipotesi di più di 40 anni fa


Tuttavia, alla fine degli anni ’80, furono trovate prove che suggerivano che la Piccola Nube di Magellano fosse probabilmente composta da due ammassi stellari. All’epoca venne spiegato che il suo ambiente gassoso interstellare non coincideva con altre caratteristiche di una galassia nana, oltre al fatto che al suo interno si osservavano duegruppi di stelle”. Ora un nuovo studio recentemente pubblicato nel servizio di preprint arXiv, sono state riportate nuove prove che dimostrano che la Piccola Nube di Magellano sono due galassie situate praticamente una quasi dietro l’altra rispetto al nostro pianeta.

Gli scienziati sono giunti a questa conclusione dopo aver stimato la velocità media delle stelle in alcune parti della Piccola Nube, nonché il movimento dell’idrogeno gassoso al suo interno. Questa informazione è stata resa nota dopo aver analizzato i dati ottenuti dal telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia spaziale europea e dal radiotelescopio australiano ASKAP. Secondo gli autori della ricerca, le due galassie hanno composizioni chimiche e velocità diverse, poiché la galassia più vicina si muove più velocemente rispetto a quella più lontana. Allo stesso modo, si è scoperto che entrambe le galassie hanno approssimativamente la stessa massa e interagiscono con la Grande Nube di Magellano. A loro volta, gli specialisti hanno calcolato che la galassia più vicina si trova a 199.000 anni luce di distanza, mentre la più distante è a 215.000 anni luce. Tuttavia, dovranno essere effettuati ulteriori studi per dimostrare se si tratta di due galassie indipendenti o se originariamente era una che ha finito per dividersi a causa delle interazioni con la Grande Nube di Magellano.