Il mistero delle galassie nane vicino alla Via Lattea

Scoperte recenti suggeriscono la presenza di più galassie nane vicino alla Via Lattea di quanto previsto, sollevando interrogativi sul Modello Standard di Cosmologia.

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La Via Lattea e le Nubi di Magellano nel cielo. (ESO/H. Stockebrand)

La nostra galassia, la Via Lattea, è circondata da galassie più piccole, anche se il loro numero esatto è difficile da determinare. Le galassie nane sono spesso deboli e si mescolano con gli oggetti di sfondo e le stelle in primo piano, rendendole difficili da individuare. Secondo la teoria, dovrebbero esserci molte più galassie nane intorno alla Via Lattea di quanto attualmente osserviamo.

Tuttavia, gli astronomi stanno ora considerando la possibilità che potrebbero esistere più galassie nane vicino alla Via Lattea di quanto previsto. Questi due problemi apparentemente contrastanti sembrano manifestarsi contemporaneamente e sono strettamente collegati tra loro, entrambi legati al Modello Standard di Cosmologia.

Il Modello Standard prevede che la materia oscura ed energia oscura siano le principali componenti dell’Universo. Secondo le simulazioni del modello, intorno alla Via Lattea dovrebbero esserci oltre 200 galassie nane, un numero ben superiore a quello attualmente conosciuto.

Attualmente, sono state individuate meno di 70 galassie nane entro 1,4 milioni di anni luce dalla Via Lattea, compresi i candidati. Le altre potrebbero essere troppo deboli o in posizioni difficili da individuare facilmente.

Il modello fornisce anche una stima del numero di galassie nane che dovrebbero esistere entro una determinata distanza. Ad esempio, entro 650.000 anni luce, dovrebbero esserci circa 3,9 galassie nane.

Un recente studio, ancora in fase di revisione tra pari, ha rivelato due nuove galassie satellite candidate e confermato l’esistenza di altre tre. Tra queste, Virgo I, Cetus III, Bootes IV, Sextans II e Virgo III.

Al di là di queste cinque potenziali galassie, sono state confermate l’esistenza di altre quattro galassie: Sextans, Leo IV, Leo V e Pegasus III. Inoltre, le Nubi Magellaniche Grande e Piccola, visibili a occhio nudo nell’emisfero meridionale, potrebbero essere in realtà tre galassie anziché due, come suggerito da un recente articolo.

Questo porta a considerare la possibilità che, anziché meno di quattro galassie entro quella distanza, potrebbero esserci 11 o 12 oggetti. La questione se ci siano troppe o troppe poche galassie nane rimane aperta, con i ricercatori che sottolineano la necessità di ulteriori osservazioni per comprendere appieno questi oggetti e le loro distanze.

Le ipotesi su cui si basano i modelli potrebbero essere troppo restrittive, e futuri rilevamenti potrebbero portare a una migliore comprensione di queste galassie e alla scoperta di altre ancora sconosciute. L’articolo che documenta questa scoperta è disponibile nel repository di preprint ArXiv.

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