Incubo da carne d’orso: infezione da vermi parassitari in famiglia

Sei persone infettate da rari vermi parassitari dopo consumare carne di orso nero poco cotta. Tre ricoverati, tutti guariti con trattamento antiparassitario.

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Se giochi con l’orso, ti becchi i rari vermi parassitari. (Menno Schaefer/Shutterstock.com)

Un raduno di famiglia con un grande barbecue si è trasformato in un incubo per sei persone, infettate da rari vermi parassitari a causa della carne di orso nero poco cotta. Tre di loro hanno finito in ospedale, con sintomi spiacevoli come forti dolori muscolari, gonfiore intorno agli occhi e febbre elevata. La storia ha preso forma quando un uomo di 29 anni è stato ricoverato in ospedale nel luglio 2022, per la seconda volta, menzionando un pasto insolito con la sua famiglia pochi giorni prima.

Durante il raduno, un membro della famiglia aveva portato i resti di una battuta di caccia in Canada – kebab di carne di orso nero. La carne, dal colore scuro, è stata inizialmente servita al sangue, prima di essere ricucinata. I medici, venuti a conoscenza del pasto, hanno sospettato una rara infezione da trichinella umana, causata da parassiti presenti nelle larve che si sviluppano nei muscoli, provocando sintomi simili a quelli sperimentati dall’uomo.

La trichinella, una malattia sgradevole, può diventare pericolosa se i vermi raggiungono organi vitali come il cuore, i polmoni o il sistema nervoso centrale. La carne d’orso, nonostante il consiglio errato di congelarla per uccidere i parassiti, ha dimostrato di ospitare numerose larve anche dopo il trattamento termico.

Cinque membri della famiglia sono stati colpiti dai sintomi, con tre ricoverati, compreso un dodicenne, anche se non tutti avevano consumato la carne. Tutti e sei si sono ripresi, grazie al trattamento con il farmaco antiparassitario albendazolo. Il cacciatore è stato consigliato di eliminare la carne rimanente per evitare ulteriori rischi.

Questa vicenda sottolinea l’importanza di adottare misure preventive per evitare la contaminazione incrociata e garantire una corretta cottura della carne d’orso, portandola ad almeno 74°C (165°F) internamente. La salute è un bene prezioso, e meglio prevenire che curare.

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