La Terra, con la sua crosta rocciosa, può apparire grigia e priva di vita, ma nasconde un mondo sotterraneo ricco di storia e biodiversità. Gli “endoliti“, organismi che colonizzano l’interno delle rocce, includono batteri, virus, funghi, licheni, alghe e amebe. Questi microrganismi possono vivere nei pori tra i granuli minerali o nelle fessure delle rocce, lasciando tracce colorate della loro presenza.
Questi endoliti si trovano in una varietà di rocce in tutto il mondo, dalle rocce sopra il suolo agli ambienti estremi come le valli aride dell’Antartide e i deserti torridi di Israele e California. Vivono in profondità anche nella crosta terrestre, a 2,5-5 chilometri sotto il suolo, dove prosperano nonostante le intense pressioni, temperature estreme e la scarsità di nutrienti.
Uno studio del 2018 ha rivelato che circa il 70% dei microrganismi del pianeta vive sottoterra, in un ambiente geologicamente stabile e isolato. La diversità di questi organismi è sorprendente, con somiglianze tra le comunità sotterranee in diverse parti del mondo.
Esplorare il sottosuolo profondo è paragonabile a esplorare la foresta pluviale amazzonica, con una vasta gamma di organismi inaspettati e insoliti. La vita sotterranea è adattata a cicli di vita quasi geologici, sopravvivendo in condizioni estreme per periodi di tempo incredibilmente lunghi.
Alcuni microrganismi preistorici sono stati recuperati da sedimenti marini profondi di 101,5 milioni di anni sotto il fondale marino. Questi organismi antichi sono stati riportati in laboratorio, dove hanno dimostrato una straordinaria capacità di riproduzione. La loro longevità e adattamento a condizioni estreme sollevano interrogativi sulla vita e l’evoluzione nel sottosuolo profondo. Per ulteriori informazioni, puoi consultare lo studio su Aerobic microbial life persists in oxic marine sediment as old as 101.5 million years | Nature Communications.