Un condimento molto diffuso è collegato al cancro al colon

Nuove evidenze sul legame tra oli di semi e tumori intestinali: l'importanza di una dieta consapevole per la prevenzione.

Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della Florida del Sud e del Tampa General Hospital Cancer Institute (TGH) ha gettato una nuova luce sul legame tra olio da cucina e cancro al colon. Sebbene la correlazione fosse stata ipotizzata in passato senza risultati definitivi, questo lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica Gut , avanza un’ipotesi inquietante

Lo studio e i suoi risultati

L’analisi ha coinvolto 80 pazienti tra i 30 ei 35 anni con diagnosi di cancro al colon. I risultati hanno rivelato nei tumori “livelli aumentati di lipidi bioattivi”, piccole molecole di erba generate dal metabolismo degli oli di semi. Questi lipidi sono associati a un aumento dell’infiammazione, una riduzione della capacità di guarigione del corpo e una facilitazione nella crescita tumorale.

Gli scienziati sottolineano che il cancro può essere visto come una ferita cronica che non riesce a guarire. Una dieta ricca di cibi ultra-processati e oli raffinati sembra peggiorare questa situazione, sopprimendo il sistema immunitario e alimentando un ambiente favorevole alla proliferazione delle cellule.

Olio e infiammazione: il pericolo nascosto

L’infiammazione

Tuttavia, non si tratta di demonizzare l’olio da cucina in senso assoluto. Lo studio mira piuttosto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un consumo moderato.

Il cancro al colon: una malattia comune ma curabile

Secondo le autorità sanitarie, il cancro al colon-retto è uno dei tumori più comuni, ma le possibilità di trattamento sono elevate se la malattia viene diagnosticata precocemente. La maggior parte dei casi si sviluppa da polipi benigni che, con il tempo, possono trasformarsi in tumori maligni, come l’adenocarci

Conclusioni: un invito alla consapevolezza

Questo studio ci ricorda quanto sia cruciale prestare attenzione alla qualità degli alimenti che consumiamo. Non è necessario eliminare gli oli di semi dalla propria dieta, ma è fondamentale limitarne l’uso e prediligere grassi più sani, come l’olio extravergine d’oli

La prevenzione passa anche attraverso scelte consapevoli a tavola. Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e fibre, non solo protegge l’intestino, ma può ridurre significativamente il rischio di malattie gravi come il cancro al colon.

In definitiva, la chiave sta nella moderazione e nella consapevolezza. Il nostro corpo è un riflesso di ciò che mangiamo, e una maggiore attenzione alla nostra alimentazione può fare la differenza per il futuro

Fonte:
https://www.gov.br/saude/pt-br/assuntos/pcdt/arquivos/2014/ddt_colorretal__26092014.pdf