Il fenomeno della pirateria del ghiaccio in Antartide
Recenti osservazioni satellitari hanno rivelato un fenomeno sorprendente in Antartide, dove un ghiacciaio sta “rubando” ghiaccio da un vicino. Questo evento, che si verifica in un arco di tempo di soli 18 anni, è stato inaspettato per i glaciologi, che si aspettavano che tali cambiamenti richiedessero secoli. La rapidità di questo processo è stata attribuita al riscaldamento globale, il quale sta influenzando i meccanismi di movimento del ghiaccio. Comprendere questi eventi è cruciale per migliorare le proiezioni climatiche e per valutare l’impatto del cambiamento climatico sulle comunità costiere di tutto il mondo. La scoperta di questo scambio di ghiaccio offre un’importante opportunità per approfondire la nostra conoscenza dei ghiacciai e delle loro dinamiche.
La ricerca sulle correnti di ghiaccio dell’Antartide Occidentale
Un team di ricerca, guidato dalla dottoressa Heather L. Selley dell’Università di Leeds, ha condotto uno studio approfondito sulle correnti di ghiaccio dell’Antartide Occidentale. In particolare, l’attenzione è stata rivolta alle correnti che si dirigono verso le piattaforme di ghiaccio Dotson e Crosson, affacciate sul Mare di Amundsen. L’obiettivo principale della ricerca era analizzare come il tasso di movimento di queste correnti fosse cambiato dal 2005 al 2022. I ghiacciai si muovono a velocità diverse a causa di vari fattori, tra cui la pendenza del substrato roccioso. Tuttavia, l’accelerazione del flusso di ghiaccio rappresenta una preoccupazione per le comunità costiere. I risultati hanno mostrato un’accelerazione media del 51% nel movimento dei ghiacciai, con sei delle sette correnti che si muovevano a oltre 700 metri all’anno, un dato allarmante per la stabilità delle piattaforme di ghiaccio.
Il caso particolare della corrente di ghiaccio Kohler West
Durante lo studio, è emersa un’osservazione inaspettata: la corrente di ghiaccio Kohler West ha mostrato un rallentamento, mentre le correnti circostanti continuavano ad accelerare. Questo rallentamento ha sollevato interrogativi e necessita di ulteriori indagini. È stato associato a un cambiamento nel flusso di ghiaccio verso il vicino Kohler East, che sta assottigliandosi più rapidamente. La dottoressa Selley ha spiegato che Kohler East “ruba” ghiaccio da Kohler West, un fenomeno che implica una deviazione del flusso di ghiaccio. Questa dinamica ha anche influenzato il confine tra le due piattaforme di ghiaccio, evidenziando l’importanza di monitorare questi cambiamenti per comprendere meglio le interazioni tra i ghiacciai.

Le tecnologie satellitari nel monitoraggio del ghiaccio
I satelliti giocano un ruolo fondamentale nel monitoraggio del movimento del ghiaccio. Sebbene non possano misurare direttamente il movimento, possono identificare caratteristiche come le crepe e monitorare il loro spostamento nel tempo. I satelliti Sentinel-1a e -1b sono utilizzati per misurare il tasso di movimento alla linea di galleggiamento, mentre il satellite CryoSat dell’Agenzia Spaziale Europea misura direttamente lo spessore del ghiaccio. Queste tecnologie avanzate sono essenziali per comprendere le dinamiche dei ghiacciai e per prevedere gli effetti del cambiamento climatico sul livello del mare.
Implicazioni delle scoperte sui ghiacciai
Il dottor Pierre Dutrieux della British Antarctic Society ha attribuito il fenomeno della pirateria del ghiaccio a un’accelerazione dello scioglimento in corrispondenza del contatto tra ghiaccio e oceano. Questo assottigliamento ha innescato un cambiamento nel flusso di ghiaccio, portando a un trasferimento da un ghiacciaio all’altro. La dottoressa Selley ha commentato che non si aspettavano che le correnti di ghiaccio potessero “rubare” ghiaccio l’una dall’altra in un periodo così breve, rendendo questa scoperta particolarmente affascinante. Questi ghiacciai, sebbene più piccoli rispetto al noto ghiacciaio Thwaites, rappresentano un’importante area di studio per comprendere l’impatto del cambiamento climatico.
Accesso alle scoperte scientifiche
Lo studio è disponibile in open access sulla rivista The Cryosphere, consentendo a un pubblico più ampio di accedere a queste importanti scoperte scientifiche. Le informazioni ottenute da questa ricerca dovranno essere integrate nei modelli di scioglimento antartico, anche se al momento non è possibile stimare l’impatto preciso di queste dinamiche. La comprensione di questi fenomeni è fondamentale per affrontare le sfide future legate al cambiamento climatico e all’innalzamento del livello del mare.