Il sapore dolce, un inganno per il cervello

Tutti sappiamo bene che il dolce è come una sorta di attrazione irresistibile per il nostro stomaco. E, spesso, è una tentazione anche per coloro che stanno seguendo scrupolosamente un qualche tipo di dieta. In molti però non sanno il perchè siamo così attratti da questo sapore zuccherino e la spiegazione vi lascerà davvero di stucco. Un nuov0, recente studio pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience da un gruppo di studiosi brasiliani e statunitensi rivela che questa attrazione altro non è che un inganno del cervello, perchè in realtà esso non desidera lo zucchero, bensì le calorie contenute nel dolce in questione. Il sapore dei cibi dolci, nonchè il loro valore nutritivo, vengono registrati in una regione del cervello chiamata “striato”; nel corso dell’evoluzione gli animali hanno sviluppato un gusto particolare per il dolce perchè associato, in natura, ad un elevato contenuto di calorie.

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Il sapore dolce, un inganno per il cervello

Funziona così anche per noi umani, ma fino ad ora non se ne era mai dato peso. Da analisi effettuate di recente è emerso che i segnali del gusto sono elaborati nello striato ventrale, mentre di contro il valore nutrizionale nello striato dorsale; tuttavia v’è da dire che le reazioni in entrambe le regioni sono separate: lo striato dorsale è assai sensibile al contenuto energetico del cibo, mentre quello ventrale è sensibile al gusto dolce. Si è poi scoperto, attraverso alcuni esperimenti su topi, che i roditori preferiscono un cibo calorico ma modificato, in modo da avere un sapore disgustoso rispetto al sucralosio (un dolcificante senza contenuto calorico). Insomma, i dolci son buoni, ma per il nostro cervello quel che conta di più sono le calorie contenute in essi.