Spazio: nuove crepe nella Stazione Spaziale Internazionale. L’allarme dei cosmonauti russi

Le crepe, definite come ”lievi”, ma potrebbero diffondersi nel prossimo futuro.

I cosmonauti russi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) hanno individuato nuove crepe in un segmento della piattaforma orbitale che, avvertono, potrebbero ”allargarsi”. Non è noto al momento se le crepe abbiano causato una perdita d’aria. “Abbiamo scoperto delle fratture superficiali in alcuni punti del modulo Zarya“, ha spiegato all’agenzia di stampa RIA Vladimir Solovyov, ingegnere capo della società ”Energia”, il primo appaltatore del programma di volo spaziale con equipaggio russo. “Si tratta di una brutta notizia – ha aggiunto – perché suggerisce come le crepe potrebbero cominciare a diffondersi nel tempo all’interno della struttura”. Zarya, nota anche come FCB (“Functional Cargo Block”), compone il segmento russo della stazione. Lanciato nel novembre 1998, è stato il primo componente a raggiungere l’orbita. Ma il futuro dell’ISS è tutt’altro che rose secondo Solovyov: gran parte delle strutture stanno iniziando a invecchiare e deteriorarsi, perciò potrebbe esserci, in un futuro non molto lontano, una “valanga” di componenti rotti, già dal 2025.

Spazio: nuove crepe nella Stazione Spaziale Internazionale. L’allarme dei cosmonauti russi

Questa non è la prima volta che vengono trovate crepe sulla ISS, occupata ininterrottamente dal novembre 2000. Le crepe nel modulo russo Zvezda, ad esempio, hanno causato una piccola perdita d’aria nel settembre 2019. I cosmonauti hanno riparato le rotture nell’ottobre 2020 e lo scorso marzo, ma il problema non è ancora del tutto risolto. Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha segnalato, a luglio, un calo di pressione nel modulo di servizio, che fornisce alloggio ai membri dell’equipaggio della ISS, provocato da una piccola perdita d’aria e sempre secondo fonti russe, anche nel mese scorso un bug nel software e una probabile disattenzione dell’equipaggio, hanno fatto andare il laboratorio spaziale fuori controllo. I propulsori a getto del modulo di ricerca russo Nauka sono stati inavvertitamente riaccesi poche ore dopo l’attracco, facendo uscire l’intero avamposto orbitale dalla normale posizione di volo con sette membri dell’equipaggio a bordo. In ogni caso Roscosmos rimarrà a bordo della ISS fino al 2024, anche se non sono escluse proroghe da tale data.