Gli esperti hanno scoperto che cambiare il modo in cui i frutti vengono raccolti dalla palma Mauritia flexuosa potrebbe avere enormi benefici ambientali ed economici.

Come molti già sanno, l’attuale crisi climatica che sta affliggendo l’intero pianeta va fronteggiata con qualsiasi mezzo a nostra disposizione e soprattutto mettendo in atto comportamenti etici e responsabili che impattino il meno possibile sul nostro delicato ecosistema, messo così duramente alla prova dall’attività spesso scellerata dell’uomo.
Pochi potrebbero immaginare, però, che la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione di CO2 emessa nell’aria possa avere a che fare con uno specifico albero, la Mauritia flexuosa ad essere precisi. Pianta endemica dell’Amazzonia, questo albero è cosiddetto dioico in quanto appartenente sia al genere maschile che femminile. Ed è proprio la specie femminile di questa pianta a produrre frutti, prelevati dall’albero abbattendolo.
L’Università di Leeds si è interessata alla faccenda esaminando ben 93 siti nei quali questi alberi femminili sono stati abbattuti dalla popolazione locale per ricavarne i frutti da rivendere. Gli esiti dello studio sono tristemente allarmanti: nei luoghi dove le piante vengono abbattute le emissioni di CO2 si sono rilevate ingenti e paradossalmente ci si è resi conto che l’abbattimento causa anche problemi economici sul medio-lungo termine per chi vive della vendita di questi frutti. L’abbattimento di questi esemplari di alberi, che impiegano ben 10 anni per crescere ed arrivare a maturazione, riduce drasticamente la raccolta dei frutti e, conseguentemente, il guadagno degli abitanti.
Ma esiste una modalità alternativa per raccogliere i frutti, guadagnare dalla loro vendita ed evitare di distruggere l’ambiente? Sì e per farlo è necessario arrampicarsi sugli alberi, alti però fino a 40 metri, per raccogliere in questo modo i frutti. Nelle zone dove gli abitanti non abbattono le femmine di questa pianta, i raccolti sono ovviamente più cospicui ma, studi alla mano, si potrebbe ottenere molto più di questo. Se tutti smettessero di raccogliere i frutti della Mauritia flexuosa abbattendola, il reddito medio della popolazione aumenterebbe addirittura del 51%. E l’ambiente ringrazierebbe.