Satelliti Starlink: la Cina ne studia l’abbattimento

Gli autori dello studio sostengono che la Cina ha bisogno di sviluppare capacità anti-satellite, compreso un sistema di sorveglianza con una scala e una sensibilità senza precedenti.

L’Esercito Popolare di Liberazione Cinese (PLA) potrebbe disattivare o distruggere i satelliti di Starlink della compagnia americana SpaceX nel caso in cui rappresentino una minaccia alla sicurezza nazionale. A rivelarlo è un articolo pubblicato sulla rivista Modern Defense Technology a cui hanno fatto eco, ieri, i media locali. Gli autori della ricerca, guidati da Ren Yuanzhen, studioso presso l’Istituto di monitoraggio e telecomunicazioni di Pechino, hanno spiegato come il paese asiatico abbia, ora più che mai, abbia urgentemente necessità di sviluppare le sue capacità antisatellite, compreso un sistema di sorveglianza con una scala e una sensibilità senza precedenti per tracciare e monitorare ogni satellite Starlink. “È necessario adottare una combinazione di metodi di rimozione, siasoft che hardper rendere inutilizzabili alcuni satelliti Starlink e distruggere il sistema operativo della costellazione“, si legge nel testo. Le dichiarazioni giungono dopo che SpaceX ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per lo sviluppo di una nuova tecnologia con strumenti sensibili in grado di rilevare e tracciare armi ipersoniche che viaggiano anche a una velocità cinque volte superiore a quella del suono nell’atmosfera terrestre.

Secondo Ren e colleghi, i droni militari statunitensi e i caccia stealth potrebbero aumentare la loro velocità di trasmissione dei dati di oltre cento volte grazie alla connessione Starlink. I suddetti satelliti potrebbero essere dotati di propulsori ionici che consentono loro di cambiare orbita rapidamente per effettuare un movimento offensivo contro bersagli nello spazio. Per questo motivo, e tenendo conto della scala, della complessità e della flessibilità “senza precedenti” di Starlink, gli esperti ritengono che l’esercito cinese sarà costretto a sviluppare nuove capacità antisatelliti e ad aggiornare i propri sistemi di sorveglianza spaziale per ottenere immagini super nitide per essere in grado di identificare “caratteristiche insolite” o “eventuali potenziali minacce“. Pur ammettendo come la Cina abbia già dimostrato ampiamente di essere in grado di distruggere i satelliti con un missile, gli esperti hanno spiegato come questo metodo potrebbe produrre un’eccessiva quantità di detriti spaziali ed un costo troppo alto rispetto a un sistema composto da molti piccoli satelliti. “La costellazione di Starlink costituisce un sistema decentralizzato“, aggiungono gli esperti. “Il confronto non riguarda i singoli satelliti, ma l’intero sistema. Tutto ciò richiede alcune misure a basso costo e ad alta efficienza“, concludono.