L’universo è ‘troppo perfetto’ per essere un caso secondo alcuni scienziati

L’equilibrio delle forze sembrerebbe il frutto di una ”messa a punto”.

Un team di fisici americani, francesi e coreani hanno analizzato le caratteristiche dell’universo ed in particolare della sua espansione provando a spiegare vari aspetti. Uno degli elementi che ha destato l’attenzione degli esperti è il perché la quantità di energia e l’accelerazione dell’espansione dello spazio sono così super bilanciate, in assoluto equilibrio, e per questo, negli ultimi 13 miliardi di anni, si sono verificate le condizioni che riusciamo ad osservare a livello astrofisico. Si tratta di un equilibrio così perfetto che farebbe pensare ad una conseguenza di qualcosa chiamata “messa a punto”, un processo fisico nel quale le caratteristiche di un sistema necessariamente corrispondono o si annullano, per farlo esistere come lo vediamo.

Per esempio tutto è caricato in modo neutro. Per una ragione non chiara, capita che ci sia un numero quasi identico di protoni per annullare la carica di ciascun elettrone; se il numero di elettroni fosse superiore, la materia si separerebbe. Di solito i fisici non amano appellarsi alle coincidenze quando trattano dello spazio. Se le due caratteristiche di un sistema appaiono così incredibilmente ben abbinate allora potrebbe esserci una legge precisa che spiegherà questa contingenza. Giungere a questa spiegazione è lo scopo principale della fisica e non solo. Un metodo per spiegare tutto ciò si chiama principio antropico che spiega che solo un universo in grado di generare cervelli pensanti come il nostro può porre domande filosofiche come “perché sono qui?”. In pratica le osservazioni scientifiche sono soggette ai vincoli dovuti alla nostra esistenza di osservatori. E per questo motivo è stata ipotizzata l’esistenza di un numero infinito di universi, gran parte dei quali “non funzionano” e si producono e scompaiono all’infinito. Il nostro potrebbe essere uno di quelli funzionanti.