Scoperta antica lastra di marmo che rivela i “segreti” dell’imperatore Adriano

I viaggi “segreti” dell’imperatore Adriano sono stati scoperti su una lastra di marmo bianco in un’antica città romana.

Il marmo bianco, rinvenuto nel parco archeologico di Ostia Antica, a sud-ovest di Roma, riporta in dettaglio le date dei viaggi dell’antico imperatore romano tra la Grecia e l’Africa. Adriano, che regnò dal 117 al 138, è meglio conosciuto per aver creato il Vallo di Adriano ed essere uno dei “Cinque buoni imperatori”, che regnò durante un periodo di prosperità per l’Impero Romano . Le incisioni nel marmo bianco risalgono al 128 d.C. e descrivono dettagliatamente i movimenti di Adriano. I frammenti – rinvenuti nell’area del Foro di Porta Marina dell’area archeologica, che si trova appena fuori l’antica porta della città – sono dei Fasti Ostienses. Questo era un calendario dei magistrati romani e diversi eventi significativi che ebbero luogo tra il 49 a.C. e il 175 d.C. Il direttore di Ostia Antica Alessandro D’Alessio ha dichiarato al Messaggero che oggi è raro trovare qualcosa di simile. Non c’è dubbio che le incisioni descrivono in dettaglio i movimenti dello stesso Adriano. Mostrano che nel 128 d.C. l’imperatore assunse il titolo onorifico di pater patriae, che si traduce in “padre del popolo”. Per celebrare questo, le incisioni mostrano che ha dato soldi ai suoi sudditi, ha riferito il notiziario. Si noti inoltre che l’imperatore partì per l’Africa il 10 aprile dello stesso anno. È tornato a Roma in luglio prima di partire per Atene, in Grecia, in agosto. Si pensa che tra questi viaggi l’imperatore abbia consacrato un tempio, anche se non è chiaro quale.

“[Potrebbe essere] il Pantheon o, più probabilmente allo stato attuale delle nostre ricerche, un tempio inesistente, ovvero il Tempio di Venere e Roma, della cui consacrazione ora sapremmo la data esatta: la prima metà di agosto , se non esattamente l’11 agosto, lo stesso giorno della sua ascesa al trono nel 117, del 128 d.C.”, racconta D’Alessio al Messaggero. “La scoperta di questo frammento epigrafico è straordinaria, poiché ci fornisce in poche righe una tale quantità di informazioni e chiarimenti sul regno e sull’attività di Adriano che prima non possedevamo.” Queste scoperte più recenti sono state fatte nell’ambito del progetto di ricerca Ostia Post Scriptum. L’obiettivo principale del progetto è quello di scavare un settore della città che non era mai stato indagato prima.