Le unità di misura basate sul corpo: un viaggio attraverso la storia e le culture

Uno studio rivela come molte civiltà abbiano utilizzato parti del corpo come unità di misura. Scopri i meccanismi culturali che spiegano questa pratica e perché persiste ancora oggi.

Misure delle unità corporee

Gli antichi Egizi potrebbero essere stati i primi a standardizzare le unità di misura corporea. (Marc Bruxelle/Shutterstock.com)

Secondo uno studio recente, molte culture nel corso della storia hanno utilizzato parti del corpo come unità di misura. Gli antichi egizi, ad esempio, utilizzavano il “cubito”, che corrisponde alla distanza dal gomito alla punta delle dita, come unità di misura fin dal 2700 a.C. Per esaminare l’uso di unità di misura corporee in altre tradizioni, i ricercatori hanno analizzato dati etnografici relativi a 186 culture passate e presenti in tutto il mondo.

Hanno scoperto che in ognuna di queste civiltà c’erano prove dell’uso di parti del corpo come unità di misura. Ad esempio, i sistemi di misurazione cinesi tradizionali, romani, greci, aztechi e maya utilizzavano standard derivati dal corpo. Tra le 186 società studiate, 85 misuravano le distanze in bracciate, 81 utilizzavano la larghezza delle mani e 76 utilizzavano i cubiti. Gli autori dello studio sostengono che piedi, mani, braccia e gambe potrebbero essere effettivamente superiori alle misure standardizzate in diversi modi.

I ricercatori identificano quattro meccanismi cognitivo-culturali che spiegano perché le unità basate sul corpo sono state utilizzate e spesso preferite alle unità standardizzate. Il primo meccanismo è il “design ergonomico”, che si riferisce alla costruzione di oggetti proporzionati alle dimensioni del corpo dell’utilizzatore. Ad esempio, i kayak artici venivano costruiti in base alla lunghezza del braccio dell’utilizzatore per garantire una perfetta vestibilità.

Il secondo meccanismo è l'”efficienza motoria”, che si riferisce alla facilità di utilizzare parti del corpo per prendere misure durante l’esecuzione di un compito. Ad esempio, i tessitori samoani misuravano una treccia a tre capi in lunghezze di braccia chiamate “ngafas”, lasciando pendere il cordino contro il braccio mentre lavoravano.

Inoltre, le parti del corpo sono sempre disponibili come unità di misura, a differenza di un bastone di misurazione calibrato su un’unità standard. Infine, l’uso del corpo per calcolare la dimensione consente l’integrazione delle conoscenze locali in modi che le unità più astratte non permettono.

Tuttavia, le unità di misura standard sono più adatte per attività legate alla politica come il commercio interculturale, la regolamentazione e la tassazione. Questo spiega perché le unità standard emergono principalmente attraverso l’influenza di imperi e grandi stati.

Nonostante ciò, le unità basate sul corpo hanno ancora vantaggi rispetto ai sistemi standardizzati. Questo spiega perché la misurazione basata sul corpo persiste ancora oggi, secoli dopo l’emergere dei primi sistemi di misurazione standardizzati.

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