Dominica crea la prima area marina protetta per le balene cachalot

L’isola di Dominica ha annunciato la creazione di una riserva marina per proteggere le balene cachalot. L’area protetta coprirà quasi 800 chilometri quadrati di acqua e mira a preservare la salute delle acque e del clima dell’isola.

Un cucciolo di cachalot nuota con un cachalot più grande.

I cachalot sono classificati come specie vulnerabili. (ohrim/Shutterstock.com)

L’isola di Dominica, nelle Caraibi, ha annunciato la creazione della prima area marina protetta al mondo per proteggere la balena cachalot, una delle specie più grandi del pianeta. Il governo dominicano ha delineato i piani per creare una riserva di quasi 800 chilometri quadrati di acqua a ovest dell’isola, più grande dell’isola stessa. L’obiettivo è garantire la sicurezza di queste maestose creature e preservare la salute delle acque e del clima dell’isola.

Attualmente, le balene cachalot sono classificate come specie vulnerabile a causa della caccia persistente che ha avuto luogo per centinaia di anni. Anche se la caccia è ora illegale nella maggior parte del mondo, le balene cachalot possono ancora essere minacciate da pericoli come l’impigliamento nelle reti da pesca o gli urti con le navi.

Proteggere questa specie è cruciale, considerando che si stima che vivano meno di 500 balene cachalot nelle acque di Dominica. Il governo ha annunciato che saranno nominati ufficiali e osservatori per garantire il rispetto delle regole, che includono limiti al numero di tour in barca, permessi solo per la pesca artigianale sostenibile e la delimitazione di una rotta di navigazione internazionale.

La creazione di questa area marina protetta dimostra che il governo di Dominica riconosce l’importanza delle balene cachalot come cittadini dell’isola. In cambio, le balene potrebbero contribuire a risolvere la crisi climatica attraverso un mezzo sorprendente: le loro feci. Non è ancora del tutto chiaro il motivo, ma le balene cachalot a Dominica defecano molto, e questo ha un beneficio inaspettato.

Quando le balene cachalot si avvicinano alla superficie per defecare, le loro feci ricche di nutrienti aiutano a nutrire il fitoplancton, che a sua volta cattura il biossido di carbonio e lo trascina sul fondo dell’oceano quando muore. Questo processo è utile per affrontare la crisi climatica.

La creazione di questa area marina protetta e l’utilizzo delle feci delle balene cachalot per affrontare la crisi climatica dimostrano l’impegno di Dominica nella conservazione della biodiversità e nella lotta al cambiamento climatico.

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