Dubbi sull’efficacia dei sistemi di filtrazione dell’aria per ridurre la diffusione virale

Una nuova analisi solleva dubbi sull’efficacia dei sistemi di filtrazione dell’aria nel ridurre la diffusione virale in situazioni reali come scuole e case di cura.

Purificatore d'aria su pavimento di legno.

Ci sono poche prove a suggerire che la tecnologia di purificazione dell’aria possa aiutare a evitare di ammalarsi. (220 Selfmade studio/Shutterstock.com)

Una nuova analisi condotta da ricercatori nel Regno Unito ha sollevato dubbi sull’efficacia dei sistemi di filtrazione dell’aria e di altre strategie per ridurre il rischio di diffusione virale in situazioni reali, come scuole e case di cura. Il team di ricerca ha esaminato oltre 30 studi condotti tra il 1970 e il 2022 e ha trovato poche prove che le tecnologie di purificazione dell’aria, come la filtrazione dell’aria, le luci germicide e gli ionizzatori, siano effettivamente utili nel ridurre la diffusione virale. Questo risultato è importante perché molte decisioni prese durante la pandemia si sono basate principalmente su risultati di laboratorio, senza considerare altri fattori che potrebbero influenzare l’efficacia di queste tecnologie nel mondo reale. Ad esempio, ci possono essere vie di trasmissione diverse dagli aerosol, come le superfici o le goccioline emesse da un infettore che cadono direttamente su qualcun altro. Inoltre, la progettazione degli studi sul campo è complessa, soprattutto durante le emergenze sanitarie. Il team di ricerca ha trovato solo quattro esperimenti che hanno raccolto dati sugli infezioni negli esseri umani che respirano aria filtrata al chiuso. Inoltre, mancano studi che affrontino l’efficacia di queste tecnologie nel rallentare la diffusione di malattie gastrointestinali come il norovirus. Nonostante alcune prove deboli che i metodi di trattamento dell’aria possano ridurre la probabilità di infezione, queste prove sembrano essere di parte e sbilanciate. È possibile che ci siano stati studi rilevanti con effetti minori o nulli che non sono stati pubblicati a causa del bias di pubblicazione. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che non sono stati inclusi studi sull’applicazione di queste tecnologie specificamente per contenere il COVID-19, nonostante alcuni risultati recenti potenzialmente positivi. Pertanto, è necessario attendere ulteriori studi per valutare meglio il valore del trattamento dell’aria durante la pandemia. Nonostante i risultati del presente studio, i sistemi di purificazione dell’aria non dovrebbero essere completamente scartati, ma è importante valutare i benefici rispetto ai costi e comprendere le attuali capacità di tali tecnologie.

Links: