Il più grande studio mai realizzato conferma la pericolosità degli alimenti processati

Lo studio ha coinvolto oltre dieci milioni di persone.

Gli alimenti ultra-processati sono correlabili a 32 effetti nocivi sulla salute. A renderlo noto è la più ampia revisione delle prove realizzata fino ad oggi. In tutto il mondo oltre un decesso su cinque è dovuto a una dieta inadeguata e il ruolo degli alimenti ultra-processati, indicati anche con la sigla ”UPF”, ha attirato l’attenzione in molti studi realizzati negli ultimi anni. Gli UPF sono stati identificati per la prima volta circa 15 anni fa per consentire ai ricercatori di studiare l’effetto della lavorazione degli alimenti sulla salute. Questo nuovo studio, chiamato “revisione ombrello”, ha analizzato numerose ricerche recenti, che hanno coinvolto quasi 10 milioni di persone, per riunire gran parte dei dati disponibili fornendo, così, un quadro generale di come gli alimenti processati influenzino la nostra salute. Le diete contenenti elevate proporzioni cibi processati sono senza dubbio dannose per la salute e il nuovo studio supporta i collegamenti con un’ampia varietà di malattie. Ma restano interrogativi sui meccanismi specifici attraverso i quali questi alimenti ci fanno ammalare. I ricercatori hanno proposto diversi meccanismi nel corso degli anni tra cui la scarsa qualità nutrizionale, poiché alcuni cibi di questo tipo sono ricchi di grassi, zuccheri e sale, poveri di fibre e carenti di vitamine, minerali e antiossidanti essenziali. Altri meccanismi includono una mancanza di struttura e consistenza, fattori che ne accelerano il consumo, aumenta i livelli di zucchero nel sangue ed è meno efficace nel ridurre l’appetito. Gran parte dell’attenzione degli scienziati si è concentrata anche sugli additivi alimentari e su altre sostanze chimiche, aggiunte agli alimenti o come contaminanti provenienti dagli imballaggi o dall’ambiente.

(Malcolm MacGregor/Getty Images)


Un aspetto interessante dell’ultimo studio è il fatto che i risultati tra gli studi erano diversi e alcune correlazioni erano deboli. Ciò è probabilmente in parte dovuto all’ampia gamma di alimenti contenuti nella categoria UPF. La definizione identifica gli alimenti che possono contenere additivi e sostanze chimiche e sono intensamente lavorati utilizzando ingredienti raffinati e ricostituiti, con i quali i consumatori potrebbero non avere familiarità. Si tratta di alimenti di gelati, snack, pane integrale, carni lavorate e creme spalmabili a basso contenuto di grassi. Questi cibi molto diversi, contenenti ingredienti e contenuti nutritivi molto diversi, probabilmente avranno effetti diversificati sulla nostra salute. Un altro fattore importante da considerare è che questi studi sono studi ampi, a livello di popolazione, in cui migliaia di persone registrano il loro normale apporto alimentare e il loro stato di salute. L’analisi prende in considerazione (“aggiusta”) vari fattori, come l’età, il sesso e lo stile di vita, che possono distorcere le cifre. Tuttavia, i risultati possono solo mostrare una relazione tra assunzione di cibi processati e stato di salute e non forniscono prove dirette dei meccanismi coinvolti. Ciò di cui la comunità scientifica ha urgentemente bisogno è di nuove ricerche per capire come e perché alcuni alimenti possono causare problemi alla salute. Sebbene siano possibili alcuni studi diretti, gli effetti a lungo termine sulla salute derivanti, ad esempio, dal consumo di alti livelli di additivi alimentari potrebbero essere difficili ed eticamente discutibili. Ma qui c’è l’opportunità di studiare questi effetti in modo più dettagliato utilizzando i dati esistenti. Man mano che vengono pubblicati sempre più studi, la quantità di dati dovrebbe sicuramente consentirci di concentrarci su diverse forme di cibi processati per identificare il meglio e il peggio.

È ora di approfondire


Esiste una vasta gamma di alimenti contenuti nella categoria UPF, con una gamma altrettanto diversificata di contenuti nutrizionali. Il pane integrale, ad esempio, è classificato come cibo ultraprocessato così come il gelato, le ciambelle e gli snack fritti. Quindi è molto probabile che diversi UPF abbiano un’ampia gamma di effetti sulla salute. Studi meccanicistici in cui soggetti umani vengono nutriti con alimenti o ingredienti specifici in modo controllato, nonché analisi statistiche più dettagliate degli studi esistenti, dovrebbero aiutarci a identificare quali UPF evitare, quali sono sicuri e quali potrebbero anche essere utili. Una cosa è certa: questi studi dovrebbero aiutare a fornire consigli su come limitare il consumo di UPF che sono chiaramente dannosi per la salute. Al contrario, dovremmo anche mirare a identificare quali aspetti di questi alimenti sono i più pericolosi, in modo che i produttori di alimenti possano eliminarli dalla nostra dieta, come è stato ottenuto con ingredienti dannosi come i grassi trans e alcuni coloranti artificiali. Molte persone fanno molto affidamento sui prodotti alimentari commerciali e trasformati e dobbiamo garantire che in futuro questi alimenti siano sicuri e nutrienti, in particolare per i gruppi poveri e vulnerabili.