Scoperta Archeologica del Cranio di Mattia Corvino
Gli archeologi stanno vivendo un periodo di grande attesa e speranza, poiché potrebbero aver rinvenuto il cranio del venerato re ungherese Mattia Corvino. Questa scoperta, che potrebbe rivelarsi storicamente significativa, è ancora in fase di verifica. Il ritrovamento è avvenuto presso il sito commemorativo di Székesfehérvár, un luogo di grande importanza storica che un tempo ospitava la Basilica di Santa Maria. Qui, un cranio rinvenuto nel 2002 è attualmente oggetto di analisi approfondite, poiché potrebbe appartenere a una delle figure più significative della storia ungherese. Székesfehérvár, che fu capitale reale, ha visto le incoronazioni e le sepolture dei primi monarchi ungheresi, a partire da Stefano I, rendendo questo luogo un punto focale per la storia nazionale.
Dettagli sul Ritrovamento del Cranio
La scoperta del cranio, identificato come I/10, è avvenuta all’interno della navata sud della Basilica. Inizialmente, il team di ricerca del Centro di Ricerca Gyula László aveva formulato l’ipotesi che il cranio potesse appartenere ad Alberto d’Austria, duca d’Austria e re di Germania, il cui regno si estese dal 1298 al 1308. Tuttavia, come riportato da Archeology News, il recupero ha coinvolto diversi cranî, il che ha portato all’avvio di rigorosi test scientifici previsti per il 2024. Questi test sono fondamentali per determinare l’identità esatta dei resti e per confermare la loro importanza storica.
Ipotesi sulla Vera Identità del Cranio
Recenti indagini, però, hanno suggerito un’alternativa intrigante: i resti potrebbero non essere quelli di Alberto d’Austria, ma piuttosto di Mattia Corvino, un sovrano che ha avuto un ruolo cruciale nella storia dell’Ungheria e della Croazia dal 1458 al 1490. Mentre i test per identificare definitivamente l’individuo sono in corso, le analisi comparative preliminari mostrano una potenziale corrispondenza con le caratteristiche attribuite a Corvino. I ricercatori stanno attualmente impiegando tecniche avanzate di analisi del DNA per avvalorare questa ipotesi emergente, un passo che potrebbe portare a una scoperta archeologica di grande rilevanza per la nazione, qualora le prove si rivelassero conclusive. La possibilità di identificare un re così importante rappresenterebbe un traguardo significativo per la comunità scientifica.
Avanzamenti nella Ricerca Genetica
I progressi nel campo della ricerca genetica hanno permesso al team del Centro di Ricerca Gyula László di compiere significativi avanzamenti nell’identificazione del cranio misterioso. La posizione di sepoltura, di prestigio, suggerisce che il cranio appartenesse a un individuo di alto rango. Tuttavia, la Basilica di Santa Maria ha subito gravi danni nel corso dei secoli, a causa dell’invasione ottomana e di un incendio devastante nel 1601, che ne hanno segnato il declino. Solo secoli dopo, gli archeologi hanno iniziato a scavare in questo storico centro di potere reale, rivelando un patrimonio culturale di inestimabile valore. La combinazione di tecniche moderne e scoperte storiche sta aprendo nuove strade per la comprensione del passato.
Ricostruzioni Grafiche e Somiglianze con János Corvin
Dopo il recupero del cranio, il team archeologico ha intrapreso una serie di ricostruzioni grafiche nel tentativo di restituire un volto riconoscibile a questo nobile individuo. Secondo quanto riportato da Heritage Daily, le ricostruzioni hanno mostrato una sorprendente somiglianza con i resti di János Corvin, il noto figlio di Mattia, nato dalla sua relazione con Borbála Edelpeck. Utilizzando tecniche antropologiche e forensi all’avanguardia, inclusa un’analisi dettagliata dei tessuti facciali, il team ha creato un modello 3D e una ricostruzione facciale plastica scientifica del cranio, come evidenziato da Archeology Mag. Il risultato finale ha rivelato una sorprendente somiglianza con il re Mattia Corvino, suggerendo che la storia di questo sovrano potrebbe essere più complessa e affascinante di quanto si pensasse.