Dopo le prime immagini giunge anche la prima ”panoramica” del nostro satellite. Un collage composto da ben 80 fotogrammi raccolti dal rover Yutu 2 nei primi giorni dopo l’allunaggio del lander Chang’e 4, avvenuto il sette dicembre scorso. Le immagini mostrano un’area ricca di piccoli crateri da impatto, una zona che mai era stata mostrata all’occhio umano. Alle foto si aggiunge un breve video di 12 minuti, frutto di un collage di ben 4.700 immagini riprese da un’altra cam installata a bordo del rover. Numerose sono le difficoltà della missione. Il lato nascosto del nostro satellite, infatti, rende impossibile l’invio di comunicazioni ”dirette” verso la Terra. Per ovviare a questo problema, il 20 maggio del 2018 l’agenzia spaziale cinese ha lanciato Queqiao, un satellite apposito per l’elaborazione e l’invio delle comunicazioni, orbitante intorno al punto lagrangiano L2.
La missione prevede una serie ‘‘esperimenti biosfera”. Attraverso la collaborazione tra 28 istituti di ricerca ed università cinesi, gli esperti hanno realizzato un cilindro in lega di alluminio contenete sostanze nutritive ed acqua con un tubo che filtrerà la luce solare. Il microambiente, composto da uova di bachi da seta, semi di patata ed una pianta di tipo arabidopsis, sarà monitorato da piccole telecamere. Quello dell’agenzia spaziale cinese rappresenta la prima sperimentazione tipo biologico effettuata sulla Luna.
Ecco il panorama del lato nascosto della Luna.