Cervi zombi: si moltiplicano i casi negli Usa

Non si ferma la diffusione della patologia che coinvolge i cervi.

Un allarme grave e che sta provocando molta preoccupazione. Si tratta dei cosiddetti ”cervi zombie”, animali affetti da tubercolosi, una patologia che può essere trasmessa dagli animali agli uomini. La preoccupazione riguarda soprattutto i cacciatori, che sono maggiormente esposti, per la loro attività, a stretto contatto con i cervidi. E’ stato sufficiente toccare un cervo ad un uomo di 77 anni per ammalarsi di tubercolosi polmonare, provocata dal micobatterio bovis. La patologia si manifesta con linfonodi ingrossati, febbre alta, crollo della produzione di latte e perdite di peso; da questo fenomeno deriva il nome ”cervi zombi”. Ogni esemplare ammalato, inoltre, è in grado di trasmettere la patologia agli altri animali, come gli ”untori”.

Anche se più diffusa rispetto al passato, la tubercolosi bovina, trasmessa dal Mycobacterium bovis è una patologia poco conosciuta, ma non del tutto sparita, basti pensare che, ancora oggi, una percentuale tra il 3 e il 4% della tubercolosi negli uomini è generata da questo tipo di micobatterio. In Europa la percentuale è calata drasticamente passando a 0.03 casi ogni 100 mila persone. Negli Usa, dopo quest’ultimo caso mortale, l’attenzione è ancora alta.