Il teschio radioattivo di un dinosauro scoperto in Utah

L’esemplare di 155 milioni di anni era senza testa fino a quando, attraverso un un rilevatore di radiazioni, ha localizzato il cranio.

I paleontologi hanno scoperto lo scheletro e il cranio radioattivo di una specie precedentemente sconosciuta di ”allosauro”. Il temibile dinosauro a due zampe sfoggiava 80 denti affilati, corna sugli occhi e popolava il nostro pianeta circa 155 milioni di anni fa, nell’attuale Utah. La prima scoperta risale agli anni scorsi quando i ricercatori portarono alla luce solo una parte dello scheletro, racchiuso in una roccia da cui fu estratto con l’esplosivo. Ramal Jones, un radiologo in pensione dell’Università dello Utah, ha poi scoperto il cranio, non lontano dal corpo, attraverso un rilevatore di radiazioni. Non è raro che le ossa di dinosauro siano radioattive, vista la facilità con la quale gli elementi radioattivi possono penetrare nelle ossa nel corso del tempo attraverso il sedimento circostante.

Il teschio radioattivo di un dinosauro scoperto in Utah

Gli scienziati hanno identificato l’antico dinosauro con il nome di Allosaurus jimmadseni, dal cognome del paleontologo James Madsen Jr. che curò lo scavo. Questo dinosauro è la specie più antica di Allosaurus, più del più noto Allosaurus fragilis dello Utah. “In precedenza, i paleontologi pensavano che ci fosse una sola specie di Allosaurus nel Nord America giurassico – spiega il ricercatore capo Mark Loewen in una nota – ma questo studio dimostra la presenza di almeno due specie. l’Allosaurus jimmadseni si è evoluto almeno 5 milioni di anni prima di suo cugino più giovane, Allosaurus fragilis “. Questo dinosauro era un grande carnivoro misurava fino a 9 metri di lunghezza con un peso di circa 1,8 tonnellate. Aveva un teschio stretto, le corna davanti agli occhi e una cresta. Ciascuna delle lunghe braccia del dinosauro terminava con tre artigli affilati. “Il cranio di Allosaurus jimmadseni è più leggero rispetto al suo successivo Allosaurus fragilis – continua Loewen – il che suggerisce diverse abitudini alimentari“.