Coronavirus: un infetto su cinque sviluppa malattie mentali

Secondo i ricercatori i soggetti con una diagnosi di malattie mentali preesistenti, inoltre, corrono un rischio maggiore di ammalarsi a causa di COVID-19.

Un paziente su cinque affetto da covid-19 sviluppa una malattia mentale entro 90 giorni da test positivo. A rivelarlo è una ricerca pubblicata su The Lancet Psychiatry. Tra le malattie mentali sofferte dai pazienti con covid-19, spiccano diversi disturbi di ansia, stress post-traumatico, a cui si aggiungono panico, insonnia e, in alcuni casi, addirittura demenza. Lo studio si basa su un’analisi effettuata su ben 69 milioni di persone residenti negli Stati Uniti, di cui 62.354 infettate da COVID-19 tra il 20 gennaio e il 1 agosto.

Coronavirus: un infetto su cinque sviluppa malattie mentali

La ricerca, condotta dagli studiosi dell’Università di Ofxord, conclude che le persone con una precedente diagnosi mentale hanno il 65% in più di possibilità di contrarre il virus, rispetto a coloro che non avevano sofferto di alcuna malattia mentale. Si tratta di una scoperta “inaspettata”, come conferma Max Taquet, uno degli scienziati che hanno condotto lo studio. “L’esistenza di una malattia mentale dovrebbe essere aggiunta all’elenco dei fattori di rischio per covid-19“, dice Taquet.