Coronavirus, quando il picco della seconda ondata? L’opinione di Pregliasco

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco le misure adottate dall’Italia contro la seconda ondata di Coronavirus potrebbero evitare un vero e proprio picco. Ecco perchè

Secondo il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco la seconda ondata di Coronavirus che ha investito l’Italia non sarà caratterizzata da un vero e proprio picco di casi come accaduto tra marzo e aprile. Questo perchè, ha spiegato Pregliasco, “grazie alle misure adottate e al lockdown progressivo nelle regioni rosse e arancioni ad oggi stiamo vedendo un incremento non più esponenziale ma lineare. E se le cose andranno avanti così, ci aspettiamo un calo per la prossima settimana”. Ciò non toglie he la guardia debba rimanere alta per evitare la formazione di focolai a grappolo che potrebbero andare a stressare ulteriormente la tenuta del sistema sanitario.

Il virologo ha infatti sottolineato che è questo il momento per continuare a lavorare bene e che più lo faremo “più saremo sereni a Natale”. “Penso – ha poi aggiunto in merito al possibile allentamento delle misure restrittive in quelle regioni che ancora prima del Dpcm del governo hanno adottato misure più rigide – che forse nelle prossime settimane potrebbe essere avviato un allentamento nelle province meno colpite. Ma ritengo sia opportuno assumere una decisione univoca e condivisa su questo tema, in modo da non generare incomprensioni”. Ma PRegliasco è convinto di un fattore: mantenere l’obbligo delle mascherine anche all’aperto almeno fino a Natale. “Insieme a igiene e distanziamento – ha spiegato – è infatti un’arma importante per ostacolare la diffusione del virus”. Infine un appunto sui vaccini: “Dobbiamo avere ben chiaro che non sono stati ancora autorizzati, e che per vedere gli effetti delle vaccinazioni dovremo aspettare dei mesi”.