Secondo il primario di Infettivologia al Tor Vergata di Roma nella maggioranza della popolazione vi è una grande aspettativa per i vaccini anti-Covid e la diffidenza interessserebbe solo una minima parte di persone
Sono diversi i vaccini anti-Covid giunti alla fase finale di test e sviluppo ed è lecito domandarsi se, in Italia, la popolazione sia davvero interessata a vaccinarsi o meno. Ad esprimere un’opinione in merito, parlando all’Adnkronos Salute, è stato il primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma nonchè direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali. Massimo Andreoni ha dichiarato che la diffidenza interesserebbe un numero molto limitato di persone: “C’è nella maggioranza degli italiani una grande aspettativa per i vaccini anti-Covid in sviluppo, solo una piccola parte è diffidente, ma la scienza è più forte e come stiamo vedendo c’è stata una importante accelerazione nelle sperimentazioni e presto avremo un vaccino efficace e sicuro. Sono fiducioso, un buon numero di persone accetterà di farsi immunizzare”.
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Parole che fanno seguito al sondaggio Ipsos secondo il quale un italiano su sei non intende vaccinarsi contro il Coronavirus: “La pandemia Covid ha creato pathos nella maggioranza degli italiani anche se c’è una parte, residuale però, di negazionisti del virus. Sono quelle persone che hanno sfiducia negli scienziati: chi sceglie di non mettersi la mascherina e, appunto, chi nutre diffidenza nei vaccini. Il Governo, quando saremo pronti con i vaccini, dovrà pensare ad una campagna di comunicazioni e informazione che spieghi ogni aspetto dell’immunizzazione così da evitare qualsiasi polemica durante la fase delicata delle vaccinazioni”.