La Nasa ha aperto un campione prelevato dalla Luna 50 anni fa dalla missione Apollo 17

Un campione lunare messo sottovuoto per preservarne i gas è stato aperto mezzo secolo dopo essere stato prelevato e verrà analizzato con moderne tecnologie

Le missioni Apollo sulla Luna hanno permesso di portare sulla Terra un totale di 2.196 campioni di roccia. Ma la NASA ha appena iniziato ad aprire uno degli ultimi, raccolto ben 50 anni fa: alcuni campioni sono infatti stati tenuti sigillati per tutti questi anni così che potessero essere studiati in futuro grazie alle nuove scoperte tecniche e scientifiche. La Nasa sapeva che la scienza e la tecnologia si sarebbero evolute e avrebbero consentito agli scienziati di mettere a punto nuovi modi per studiare la composizione dei materiali, come affermato dal direttore della Planetary Science Division presso la sede centrale della Nasa, Lori Glaze. Soprannominato 73001 il campione in questione è stato raccolto dagli astronauti Harrison Scmitt e Eugene Cernan nel dicembre del 1972 durante la missione Apollo 17, l’ultima del programma. Lungo 35 cm e largo 4 cm il campione è stato prelevato dal terreno della valle lunare del taurus-littrow ed insieme ad un altro frammento di roccia venne sigillato sottovuoto. 73001 è il primo ad essere stato aperto: potrebbe contenere gas o sostanze volatili come acqua o anidride carbonica.

Obiettivo è proprio quello di estrarre questi gas, presenti probabilmente in piccolissime quantità, per poterli analizzare con innovative tecniche di spettrometria che all’epoca non esistevano. All’inizio di febbraio è stato rimosso per la prima volta il tubo protettivo esterno. Quindi, il 23 febbraio, gli scienziati hanno iniziato un processo di una settimana volto a perforare il tubo principale e raccogliere il gas contenuto all’interno. In primavera, la roccia verrà poi accuratamente estratta e frantumata in modo che possa essere studiata da diversi team scientifici. Il sito di estrazione di questo campione è particolarmente interessante perché sede di una frana.

“Ora non c’è pioggia sulla Luna”, ha detto Juliane Gross, vice curatrice dell’Apollo. “E quindi non capiamo bene come accadano le frane sulla Luna”. Gross ha detto che i ricercatori sperano di studiare il campione per capire cosa provochi le frane. Dopo il 73001, ci saranno solo tre campioni lunari ancora sigillati ed è molto probabile che verranno aperti nei prossimi anni anche per poter fare un confronto diretto tra questi materiali e quelli prelevati dalla missione Artemis, che potrebbe nel 2015 riportare l’uomo sulla Luna.