Aprire uno studio medico: a quanto ammontano i costi iniziali?

Aprire uno studio medico può rivelarsi un’impresa piuttosto costosa: le spese da affrontare inizialmente sono infatti diverse ed occorre un buon budget per partire con il piede giusto. Fortunatamente però, esistono oggi soluzioni che consentono di ridurre alcuni costi dunque si tratta di un’opzione che non conviene scartare a priori. D’altronde, una volta aperto lo studio i guadagni non tardano ad arrivare dunque le spese iniziali si riescono ad ammortizzare nel giro di poco tempo.

Vediamo però adesso nel dettaglio quali sono i costi da mettere in preventivo per l’apertura di uno studio medico privato nel 2022.

#1 Consulente fiscale ed amministrativo

Un primo costo che occorre considerare se si intende aprire uno studio medico è quello relativo alla figura del consulente fiscale o commercialista. Le pratiche burocratiche ed amministrative da sbrigare e la stessa gestione della partita IVA necessitano di un professionista, che purtroppo in questi casi tende a proporre tariffe decisamente elevate. Al giorno d’oggi però è possibile appoggiarsi ad un servizio telematico, che ha costi nettamente inferiori. Esistono servizi online come Fiscozen che offrono consulenze fiscali mirate per i medici che operano come liberi professionisti e che sono decisamente validi.

#2 Spese per l’affitto dello studio medico

Un’altra spesa che bisogna mettere in preventivo è quella relativa all’acquisto di un locale o all’affitto di uno studio che sia adatto allo svolgimento della professione medica. È importante ricordare che la presenza delle finestre è un requisito fondamentale e comunque prima dell’apertura la sede dovrà essere autorizzata dall’ASL del proprio Comune. Per l’affitto di un locale da adibire a studio medico le spese possono rivelarsi piuttosto elevate, ma si tratta di costi diluiti di mese in mese che una volta avviata l’attività si riescono a sostenere senza troppi problemi.

#3 Costi dell’attrezzatura e della strumentazione

Anche i costi relativi all’acquisto dell’attrezzatura e della strumentazione necessaria per svolgere l’attività devono naturalmente essere messi in preventivo. Questi sono variabili, a seconda della professione specifica che si svolge. Un dentista dovrà sostenere delle spese più elevate rispetto ad uno psichiatra ad esempio, in quanto quest’ultimo necessita di meno strumenti e macchinari.

#4 Eventuali costi extra

Generalmente, quando si apre un’attività come quella di uno studio medico non si ha bisogno nell’immediato di una segretaria o di assistenti, salvo alcune eccezioni come ad esempio quella del dentista che abbiamo già citato. Nella maggior parte dei casi comunque, nel primo anno di attività si può gestire il carico di lavoro in autonomia. Bisogna tuttavia mettere in conto che con il passare del tempo potrebbe rendersi necessaria l’assunzione di una segretaria o di un assistente dunque i costi potrebbero aumentare in modo considerevole. Si tratta però di una spesa che viaggia di pari passo con l’aumento del fatturato. Se infatti un medico ha bisogno di assumere dipendenti significa che l’attività sta andando bene e che gli introiti non mancano. Si può dunque prendere in considerazione anche tale spesa, sempre valutando con attenzione la tipologia di contratto più conveniente e rivolgendosi ad un consulente fiscale valido.