A guardarlo non si direbbe ma questo è probabilmente l’albero più antico del mondo; dall’aspetto quasi gracilino, si trova in Svezia nel Parco Nazionale Fulufjället, è un abete rosso e si chiama Old Tjikko dove old sta per vecchio e Tjikko è il nome del cane del geologo che lo ha scoperto, Leif Kullman, professore di geografia fisica presso l’Università di Umeå. Ma quanti anni ha questa meraviglia? Secondo la datazione al carbonio 14 effettuata sulle sue radici Old Tjikko avrebbe oltre 9000 anni e risalirebbe quindi al Neolitico. Ma come ha fatto ad arrivare vivo e vegeto fino a noi?
La sua particolarità è l’apparato radicale che appare molto intricato ma soprattutto il fatto che l’albero possa clonare se stesso; il tronco di questo abete rosso infatti vivrebbe al massimo 600 anni ma dalle stesse radici ecco che ne spunta un altro quando muore il primo. In questo modo la pianta si rigenera in continuazione.
La ricercatrice Laura Parducci del Dipartimento di Ecologia e Genetica dell’Università di Uppsala ha affermato: “Il fatto che cresca a 100 metri sopra il limite del bosco di oggi è dovuto all’elevazione del terreno. Quando ha iniziato a crescere, era ad un’altezza notevolmente inferiore. Ma una volta che ha messo radici, l’abete è resistente ed è stato in grado di sopravvivere al di sopra del limite degli alberi di oggi. Tra l’altro perché può riprodursi vegetativamente, con germogli radicali”.
Secondo Lisa Öberg che era assieme a suo marito Leif Kullman quando nel 2004 hanno scoperto l’albero, bisogna fare molta attenzione per evitare che le radici vengano compromesse e quindi che l’Old Tjikko possa morire: “L’usura è aumentata in modo significativo. E in una zona abbastanza circolare intorno all’albero, la vegetazione del suolo è completamente assente. Ma è naturale considerando tutti i visitatori che vengono a vedere Old Tjikko”.