Egitto: riportate alle luce mummie con la lingua d’oro

Gli archeologi del Ministero del Turismo e delle Antichità hanno scoperto mummie con la lingua d’oro durante gli scavi nel Governatorato di al-Manufiyya, in Egitto.

La scoperta è stata fatta durante un ampliamento dell’area di ricerca presso la necropoli di Quweisna, un luogo di sepoltura che contiene centinaia di tombe di diversi periodi della storia dell’Egitto. Gli scavi hanno rivelato un certo numero di mummie, alcune delle quali hanno una lingua d’oro o un amuleto posto nella bocca del defunto. Tale pratica aveva lo scopo di garantire che i morti potessero comunicare nell’aldilà e parlare davanti alla corte dell’antico dio egizio, Osiride. Gli archeologi hanno trovato pratiche di sepoltura simili in tutto l’Egitto, come la scoperta del febbraio 2021 presso il tempio Taposiris Magna ad Alessandria, o nel dicembre 2021 presso il sito archeologico di Oxyrhynchus, vicino all’odierna città di El Bahnasa.

Secondo Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, le mummie sono in cattivo stato di conservazione, tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che molte erano ricoperte da sottili fogli d’oro e poste in bare di legno. Il team ha anche trovato vasi di terracotta, manufatti d’oro a forma di scarabei e fiori, oltre a numerosi amuleti e vasi funerari in pietra. Ayman Ashmawi, capo dell’antico settore delle antichità egizie, ha dichiarato: “la parte della necropoli recentemente scoperta ha uno stile architettonico diverso. I primi studi sulle sepolture, sulle mummie e sul corredo funerario, indicano che questa necropoli fu utilizzata durante tre diversi periodi: il tardo antico egiziano, il tolemaico e parte del periodo romano”. Precedenti scavi a Quweisna hanno rivelato centinaia di tombe, bare di pietra e un’enorme bara di granito nero per un importante sacerdote.