Astronauta cattura immagine rara di un red sprite

Un’immagine di un red sprite, un raro tipo di scarica elettrica, è stata catturata dall’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Andreas Mogensen.

Un red sprite sopra una nuvola di tuoni.

Il red sprite, che assomiglia un po’ a una mano scheletrica. (ESA.)

Un’immagine di un red sprite, un raro tipo di scarica elettrica, è stata catturata dall’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Andreas Mogensen. L’immagine fa parte dell’esperimento Thor-Davis, che mira a studiare le tempeste e i fenomeni atmosferici ad alta quota. Il red sprite è un Transient Luminous Event (TLE) che si verifica tra i 40 e gli 80 chilometri sopra la Terra. Questi eventi, noti anche come sprites, red sprites o red jellyfish sprites, sono stati segnalati dai piloti per anni, ma sono stati registrati per la prima volta nel 1989. Sono difficilmente visibili dalla superficie terrestre e possono creare l’illusione di una forza spaziale aliena invasiva. Come i normali fulmini, i red sprites si verificano a causa di un accumulo di carica elettrica all’interno delle nuvole, ma la loro scarica avviene nella mesosfera terrestre. Il colore rosso dei red sprites è causato dall’interazione della carica con l’azoto nell’atmosfera terrestre. Mogensen ha catturato l’immagine utilizzando una “event camera”, che funziona come un occhio umano, percependo i cambiamenti di contrasto anziché catturare un’immagine. Queste telecamere possono produrre fino a 100.000 immagini al secondo, consumando poca energia. L’obiettivo dello studio è anche quello di comprendere come i fulmini nella parte superiore dell’atmosfera influenzino la concentrazione di gas serra. Olivier Chanrion, il principale scienziato dell’esperimento, ha elogiato le immagini catturate da Andreas, sottolineando l’alta risoluzione temporale fornita dalla telecamera Davis per catturare i processi rapidi nei fulmini.

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