Il Sole potrebbe nascondere un buco nero al suo interno?

Un recente studio scientifico esplora la possibilità che il Sole ospiti un buco nero al suo interno e le implicazioni che ciò potrebbe avere.

sole che mostra un buco coronale

Il 3 dicembre, è apparsa una grande macchia scura nota come un “buco coronale” sul Sole catturato dall’Osservatorio di Dinamica Solare della NASA. Purtroppo, questa temporanea lacuna non ci permette di dare un’occhiata all’interno per verificare la presenza di veri buchi neri. (NASA)

Un recente articolo scientifico ha esplorato la possibilità che il Sole possa nascondere un buco nero al suo interno e se ciò avrebbe già distrutto il Sole. Questa idea è stata ispirata dalla canzone “Black Hole Sun” dei Soundgarden. Gli scienziati hanno coinvolto otto colleghi nella ricerca e hanno scoperto che è possibile che una stella apparentemente ordinaria abbia un buco nero al suo interno. Anche se sembra illogico, i buchi neri possono essere molto luminosi e alimentare quasar ancora più luminosi. Stephen Hawking ha suggerito che potrebbe esserci un buco nero primordiale al centro del Sole, ma questa idea non è mai stata accettata. Tuttavia, i ricercatori hanno esplorato come le stelle si evolverebbero se questa ipotesi fosse vera. Secondo lo studio, i buchi neri di dimensioni inferiori a un grande asteroide non avrebbero effetti esternamente rilevabili. Ma quelli di dimensioni maggiori consumerebbero la stella dall’interno, facendola oscurare e mostrando alcune differenze rispetto ad altre stelle. Le stelle di questa natura potrebbero vibrare in modo diverso e potrebbero essere studiate in futuri progetti. Alla fine, una tale stella finirebbe come un buco nero nudo con una massa maggiore rispetto a quella con cui è iniziata. Gli autori dell’articolo considerano vari scenari, ma ci sono troppe possibilità per coprirle tutte. Oltre a cercare caratteristiche distintive nelle stelle, potremmo cercare prove di buchi neri primordiali altrove. Anche se finora non ci sono prove definitive, questo studio apre nuove prospettive sulla presenza di buchi neri nelle stelle.

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