Toki Pona: La lingua super-semplice che sfida il numero di parole

Toki Pona è una lingua super-semplice creata nel 2001 con l’obiettivo di massimizzare il significato minimizzando la complessità. Il progetto sfida l’idea che un gran numero di parole sia necessario per comunicare efficacemente.

Libro aperto con lettere nere che cadono. Lettere dell'alfabeto in levitazione nell'aria sopra il libro aperto
Solo 14 lettere latine vengono utilizzate per scrivere Toki Pona: a e i j k l m n o p s t u w. (andysavchenko/Shutterstock.com)

Nel 2010, i ricercatori di Google stimato che esistessero un totale di 1.022.000 parole nella lingua inglese e che il numero crescesse di circa 8.500 ogni anno. Sembra un po’ troppo. Potrebbe essere possibile comunicare efficacemente con, diciamo, solo 120 parole?

Questa è l’idea alla base di Toki Pona, un progetto filosofico/linguistico lingua sviluppato dalla linguista canadese Sonja Lang. Attingendo dall’olandese, dall’inglese, dal finlandese, dal mandarino, dal cantonese e da altre lingue di tutto il mondo, si tratta di un tentativo di creare una lingua super-semplice che massimizzi il significato minimizzando la complessità.

Come spiega Lang sul sito ufficiale di Toki Pona: “Toki Pona è una lingua umana che ho inventato nel 2001. È stato il mio tentativo di comprendere il significato della vita in 120 parole. Ora ci sono migliaia di parlanti e 137 parole essenziali”.

Il mondo strano di Toki Pona è il soggetto di un nuovo video del canale YouTube RobWords, alias il giornalista Rob Watts, che esplora ogni tipo di stranezze etimologiche. 

Nel suo approfondimento, Watts parla con un paio di parlanti di Toki Pona (tra cui un musicista che fa canzoni nella lingua costruita) per comprendere meglio questo affascinante sistema di comunicazione. 

Si pone anche la domanda fondamentale: Toki Pona può essere considerata una lingua o è solo un “giocattolo linguistico”? 

Mi tawa! (come si dice in Toki Pona).