Virus Neanderthal: Antichi Patogeni nell’Evolvere Umano

Ricercatori trovano virus umani antichi in ossa di Neanderthal, suggerendo possibili interazioni virali. Studio su bioRxiv.

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L’adenovirus è uno dei tre virus isolati dai resti di Neanderthal. (CDC/ Dr. G. William Gary, Jr. / Pubblico Dominio)

I ricercatori dell’Università Federale di San Paolo hanno condotto uno studio per indagare se i virus abbiano avuto un ruolo nell’estinzione dei Neanderthal. Durante la ricerca, hanno identificato i virus umani più antichi mai scoperti in campioni di ossa di Neanderthal risalenti a oltre 50.000 anni fa, provenienti dalla grotta di Chagyrskaya in Russia.

Il team ha analizzato i dati grezzi del sequenziamento del DNA di due gruppi di resti di Neanderthal. In particolare, hanno cercato i frammenti dei genomi di tre tipi di virus del DNA: adenovirus, herpesvirus e papillomavirus. Sorprendentemente, hanno individuato tracce di tutti e tre i gruppi virali, rendendoli i virus umani più antichi mai rinvenuti, superando quelli trovati in resti di Homo sapiens datati a 31.600 anni fa.

Secondo quanto riportato in un preprint non ancora sottoposto a revisione tra pari, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile identificare frammenti di genomi virali in campioni archeologici. Questo suggerisce che i Neanderthal potrebbero essere stati afflitti dagli stessi virus che colpiscono gli esseri umani oggi.

Gli adenovirus, ad esempio, possono causare una vasta gamma di malattie, mentre gli herpesvirus come il virus di Epstein-Barr sono noti per scatenare la mononucleosi e la sclerosi multipla. I papillomavirus, invece, sono associati al cancro cervicale. È plausibile che i Neanderthal fossero più suscettibili a questi virus e ai loro effetti.

È importante considerare la possibile contaminazione nei campioni analizzati, ma i ricercatori hanno confrontato le sequenze virali antiche con quelle moderne per evitare errori. Marcelo Briones, coautore dello studio, ha dichiarato a New Scientist che i dati raccolti indicano che i virus individuati potrebbero aver infettato effettivamente i Neanderthal.

Nonostante ciò, gli autori dello studio chiariscono che i virus da soli non possono aver causato l’estinzione dei Neanderthal. Tuttavia, questa scoperta aggiunge peso alla teoria che i virus potrebbero aver giocato un ruolo significativo. Per confermare questa ipotesi, Briones ha sottolineato l’importanza di trovare i genomi di questi virus nei resti dei Neanderthal, obiettivo che lo studio ha raggiunto.

Lo studio completo è disponibile come preprint su bioRxiv, offrendo un’interessante prospettiva sulla possibile interazione dei virus con i Neanderthal e sul loro impatto sulla storia evolutiva umana.

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