Una scoperta rivoluzionaria potrebbe aprire nuove prospettive per il trattamento dell’obesità, un problema che affligge il 40% degli adulti e il 20% dei bambini negli Stati Uniti. Nonostante i progressi delle terapie emergenti, rimangono ancora vuoti significativi nella comprensione dei meccanismi cervello-corpo che regolano l’appetito.
Recente scoperta nel controllo dell’assunzione alimentare
Recentemente, un gruppo di ricercatori ha identificato una popolazione di neuroni precedentemente sconosciuta nell’ipotalamo che svolge un ruolo chiave nel controllo dell’assunzione alimentare. Questa scoperta, pubblicata su Nature il 5 dicembre, è stata frutto della collaborazione tra il Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Università Rockefeller, l’Istituto per le Scienze del Genoma (IGS) presso la Scuola di Medicina dell’Università del Maryland, e ricercatori delle Università di New York e Stanford.
- Questi neuroni rispondono all’ormone leptina, fondamentale nella regolazione della fame, rilasciato dalle riserve di grasso del corpo per segnalare al cervello di sopprimere l’appetito.
- Secondo Brian Herb, uno scienziato dell’IGS, l’ipotalamo gioca un ruolo cruciale nella regolazione della fame, dei livelli ormonali, delle risposte allo stress e della temperatura corporea.
Attraverso esperimenti condotti su topi, i ricercatori hanno scoperto che questa popolazione neuronale, esprimendo recettori per la leptina e il gene BNC2, non solo aiuta a sopprimere la fame, ma risponde anche ai segnali sensoriali legati al cibo, come la palatabilità e lo stato nutrizionale. Eliminando il recettore della leptina in questi neuroni, i topi hanno mangiato di più e preso più peso rispetto ai topi di controllo.
Aggiungendo fluorescenza ai neuroni BNC2, i ricercatori hanno osservato che durante l’alimentazione post-digiuno, questi neuroni si attivavano, mentre le popolazioni neuronali conosciute nell’ipotalamo non reagivano. Questi risultati contribuiscono a una migliore comprensione di come i neuroni influenzano l’appetito e l’obesità, aprendo la strada a possibili trattamenti futuri.
Prospettive future nella ricerca sull’obesità
Il Dr. Herb ha sottolineato che attivare questi neuroni potrebbe essere un obiettivo per ridurre il peso o sopprimere la fame, offrendo nuove prospettive nel campo della ricerca sull’obesità. La ricerca, intitolata “I neuroni ipotalamici attivati dalla leptina sopprimono acutamente l’assunzione alimentare”, è stata pubblicata su Nature il 30 ottobre 2024.
Links: