La NASA lancia la sua missione rivoluzionaria per proteggere la Terra dagli asteroidi!

Scopri come il NEO Surveyor sta cambiando le regole del gioco nella difesa planetaria.

La missione NEO Surveyor della NASA

La missione NEO Surveyor della NASA, programmata per il lancio nel 2027, sta facendo progressi significativi attraverso test fondamentali. L’obiettivo principale è potenziare la nostra capacità di difesa planetaria. Questa iniziativa ambiziosa prevede l’uso di un sofisticato telescopio a infrarossi, progettato per identificare e analizzare asteroidi e comete potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.

Fasi di test al Johnson Space Center

Attualmente, il Near-Earth Object (NEO) Surveyor è sottoposto a rigorosi test presso il Johnson Space Center di Houston. Un elemento cruciale di questa missione è l’involucro dell’istrumento, una struttura di 3,7 metri progettata per proteggere il telescopio a infrarossi e dissipare il calore durante le operazioni nello spazio. Questo involucro è stato realizzato presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA in California meridionale e successivamente trasportato a Houston nel mese di novembre. La missione NEO Surveyor è attesa con grande interesse, con il lancio programmato per la fine del 2027.

Obiettivi e protocolli di test della missione

NEO Surveyor rappresenta la prima missione della NASA specificamente dedicata alla difesa planetaria. I suoi obiettivi principali includono:

  • Cercare asteroidi e comete difficili da individuare
  • Misurare e analizzare oggetti celesti invisibili alla luce visibile
  • Utilizzare segnali infrarossi per identificare oggetti che assorbono calore dal Sole

Prima di operare nello spazio, è essenziale completare una serie di test su tutta l’attrezzatura per garantire che possa resistere alle condizioni estreme del lancio. Un team della NASA, in collaborazione con NEO Surveyor BAE Systems, ha sottoposto l’involucro a simulazioni di condizioni di vuoto e basse temperature. Questi test si svolgono nella storica Camera A del Laboratorio di Simulazione Ambientale Spaziale di Johnson, una struttura che ha già ospitato test per la navetta Apollo e per il telescopio spaziale James Webb nel 2017.

Integrazione e sfide impreviste

Una volta completati i test, l’involucro sarà trasferito al Space Dynamics Laboratory (SDL) di Logan, Utah, per l’integrazione con il corpo in alluminio del telescopio, noto come panca ottica. Tuttavia, il JPL ha recentemente affrontato difficoltà a causa di un incendio, costringendo i dipendenti a lavorare da casa. Gli aggiornamenti sullo stato delle operazioni del laboratorio sono disponibili su emergency.jpl.nasa.gov. Nonostante le difficoltà, le strutture e le attrezzature del JPL, inclusi i componenti destinati al NEO Surveyor, sono stati messi in sicurezza grazie all’intervento di personale critico rimasto sul posto durante l’emergenza.

Un impegno collettivo per la difesa planetaria

La missione NEO Surveyor rappresenta un passo fondamentale per la NASA nella lotta contro le minacce dallo spazio. Sotto la direzione della Dr.ssa Amy Mainzer dell’UCLA, il progetto è sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) sotto la supervisione dell’Ufficio del Programma delle Missioni Planetarie presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama. La realizzazione della navetta spaziale coinvolge importanti aziende del settore aerospaziale, tra cui:

  • BAE Systems
  • Space Dynamics Laboratory (SDL)
  • Teledyne

Inoltre, il Laboratorio per la Fisica Atmosferica e Spaziale dell’Università del Colorado Boulder fornirà supporto operativo, mentre l’IPAC-Caltech di Pasadena si occuperà dell’elaborazione e dell’analisi dei dati raccolti. È importante notare che il Caltech gestisce il JPL per conto della NASA. Con il lancio previsto per la fine del 2027, il NEO Surveyor utilizzerà tecnologie infrarosse all’avanguardia per localizzare oggetti vicini alla Terra, contribuendo così a garantire la sicurezza del nostro pianeta.

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