L’Iceberg A23a: Impatti e Benefici sull’Ecosistema Antartico

Scopri come l'iceberg A23a sta influenzando la fauna selvatica e l'ecosistema dell'Antartide.

Il Gigantesco Iceberg A23a e il Suo Impatto sull’Ecosistema Antartico

Un iceberg di dimensioni colossali, noto come A23a, ha recentemente trovato un punto di arenamento a circa 70 chilometri da un’isola remota dell’Antartide. Questo evento potrebbe rivelarsi cruciale per la fauna selvatica locale. Secondo il British Antarctic Survey (BAS), l’iceberg A23a ha una superficie che supera di oltre il doppio quella della Grande Londra e un peso che si avvicina a un trilione di tonnellate. Dal 2020, ha intrapreso un lungo viaggio verso nord, dirigendosi verso l’isola di Georgia del Sud. La sua traiettoria ha suscitato preoccupazioni riguardo a una possibile collisione con l’isola o a un arenamento in acque più basse, eventi che avrebbero potuto compromettere la capacità di pinguini e foche di nutrire i loro piccoli.

Osservazioni Recenti sull’Iceberg A23a

Secondo le ultime osservazioni, il gigantesco blocco di ghiaccio è rimasto fermo a 73 chilometri dall’isola dal 1° marzo. Andrew Meijers, oceanografo del BAS, ha dichiarato che, se l’iceberg dovesse rimanere nella sua attuale posizione, non ci si aspetta un impatto significativo sulla fauna selvatica della zona. Negli ultimi decenni, molti iceberg che seguono un percorso simile attraverso l’Oceano Meridionale si sono frantumati, disperdendosi e sciogliendosi rapidamente. Meijers ha monitorato A23a tramite immagini satellitari dall’inizio del 2023, dopo averlo avvistato alla fine dell’anno precedente. Le analisi hanno rivelato che il bordo più vicino dell’iceberg, che si estende per circa 3.300 chilometri quadrati, si era stabilizzato a oltre 70 chilometri dall’isola a fine febbraio. Resta da vedere se questa situazione di arenamento sarà permanente.

Grafica dell'iceberg bloccato
Grafica che mostra il percorso che l’iceberg A23a ha seguito dal 17 gennaio 2025 e che è rimasto statico dal 1 marzo.
Il Centro di mappatura e informazione geografica, British Antarctic Survey
Grande iceberg
A23a il 28 febbraio 2025.
USNIC

Le Conseguenze per la Fauna Selvatica

L’iceberg A23a, il più grande e antico del mondo, si è staccato dalla piattaforma antartica nel 1986, rimanendo bloccato per oltre tre decenni prima di liberarsi nel 2020. Il suo lento avanzamento verso nord è stato talvolta ostacolato dalle forze oceaniche che lo hanno fatto ruotare. Sebbene le immagini satellitari avessero inizialmente suggerito che non si stesse frantumando in pezzi più piccoli, un frammento di 19 chilometri si è staccato a gennaio. Le preoccupazioni per la fauna selvatica, in particolare per gli animali che nidificano nell’importante area di Georgia del Sud, sono aumentate nel caso in cui l’iceberg si fosse arenato troppo vicino all’isola. Tale scenario avrebbe costretto pinguini e foche a percorrere distanze maggiori per nutrire i loro piccoli, con il rischio di ridurre la quantità di cibo disponibile e, di conseguenza, aumentare la mortalità tra i cuccioli. Tuttavia, nella sua attuale posizione, l’iceberg potrebbe anche apportare benefici all’ecosistema locale.

I Benefici Potenziali dell’Arenamento dell’Iceberg

I nutrienti rilasciati dall’arenamento e dallo scioglimento dell’iceberg potrebbero incrementare la disponibilità di cibo per l’intero ecosistema regionale, compresi i pinguini e le foche. Le Isole Sandwich del Sud e Georgia del Sud ospitano circa cinque milioni di foche e 65 milioni di uccelli nidificanti appartenenti a 30 diverse specie. È importante notare che le popolazioni di foche e pinguini dell’isola hanno già affrontato una stagione difficile a causa di un focolaio di influenza aviaria. Per quanto riguarda la navigazione, l’iceberg non rappresenta una minaccia diretta, data la sua enorme dimensione che consente alle imbarcazioni di evitarlo senza difficoltà. Tuttavia, la frantumazione dell’iceberg in pezzi più piccoli potrebbe rendere alcune aree pericolose per le navi da pesca commerciali, a causa della presenza di frammenti più piccoli e potenzialmente rischiosi.

Il Contesto Geopolitico e Ambientale

È interessante notare che non esiste una popolazione umana permanente a Georgia del Sud, che è amministrata dal Regno Unito come territorio britannico d’oltremare, mentre l’Argentina rivendica l’isola, insieme alle Falkland, che chiama Las Malvinas. Iceberg di tali dimensioni, sebbene rari, non sono del tutto sconosciuti. Negli ultimi cinque anni, due iceberg di dimensioni simili sono stati avvistati nella stessa area. Questi enormi blocchi di ghiaccio fanno parte del ciclo di vita naturale delle piattaforme di ghiaccio antartiche. Tuttavia, è allarmante notare che le piattaforme di ghiaccio hanno perso circa 6.000 miliardi di tonnellate di massa dal 2000, un dato che si accompagna a una perdita di ghiaccio accelerata, attribuita al cambiamento climatico. I ricercatori hanno avvertito che un aumento della temperatura media globale compreso tra 1,5 e 2,0 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali potrebbe sciogliere una quantità di acqua congelata sufficiente a far innalzare il livello degli oceani di oltre una dozzina di metri, superando il punto di non ritorno.

Il più grande iceberg del mondo in rotta di collisione con isole remote
Bordo dell’A23a, 1 dicembre 2023.
Theresa Gossman, Matthew Gascoyne, Christopher Grey